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Messaggio Da Camperfree Ven 25 Gen 2013, 16:47

Danimarca

di Giancarlo (Camaleonte)

18 giugno
Sono le 6,45 quando imbocchiamo la tangenziale di Torino: la meta è decisa, un po’ meno il percorso da seguire. Ci dirigiamo alla pesa per verificare quanto "pesiamo" a pieno carico e quindi decidere se attraversare la tanto temuta svizzera, oppure raggiungere la Germania via Austria. Una deviazione che ci costerebbe 200 km e che eviteremmo volentieri… L'esito è meglio di quanto pensavamo (3400 Kg) e così, giunti a Milano, puntiamo Como ed attraversiamo la bella svizzera senza patemi d'animo!
Verso le 17,30 siamo a Legoland, in località Gunzburg, e ci sistemiamo presso il bel campeggio adiacente il parco. Il tempo è bello e la temperatura piacevole ci offrono la possibilità di passare una bella serata tra i vari giochi per bimbi che qui, nel campeggio, sono ovunque…

19 giugno
Durante la notte ci sveglia un temporale che ahimè, non ci lascerà tutto il giorno successivo: visitiamo quindi Legoland con i k-way, ma senza lasciarci scoraggiare anzi, godendo del fatto che il parco (essendo semi vuoto) è praticamente tutto nostro e possiamo visitarlo con quella calma che di solito questi posti non offrono… Alle 15,00, terminata la visita del parco, decidiamo di fare un po’ di chilometri, approfittando del maltempo che, se non altro, offre un po’ di frescura. Sosta per cena e poi ancora chilometri fino a dopo mezza notte quando decidiamo, nei pressi di un autogrill a Gottinghen, di sostare per la notte.

20 giugno
Partenza alle 8,00 per arrivare, verso le 14,30, a Puttgarden, dove prenderemo il traghetto che in un oretta circa ci condurrà finalmente in territorio Danese. Raggiungiamo Mons Klint per visitare le famose scogliere: non ci entusiasmano più di tanto e l'odore sgradevole che regna ovunque ci fa scappare via abbastanza velocemente. Probabilmente visitate al mattino ed illuminate dal sole (magari senza tutti quei chilometri alle spalle) ci avrebbero fornito un impressione migliore…
Ci spostiamo all'omonimo campeggio per la notte che trascorre (grazie anche alla stanchezza) in un silenzio surreale.

21 giugno
Il tempo è bello, nonostante al temperatura sia fresca. Talvolta nuvoloni attraversano il cielo per poi sparire velocemente. Verso le 12.00 raggiungiamo il tanto discusso City Camp (GPS N 46°52'49.4" E011°26'20.2") di Copenaghen: diamo un occhiata prima di entrare e non ci sembra affatto male, considerato che ci servirà solo per dormire e solo per una notte. Ci sistemiamo e con le bici raggiungiamo il vicinissimo centro che brulica di persone, mentre per le strade, essendo domenica, non c'è quasi nessuno. Visitiamo il Tivoli (DKK 85 adulti e 45 bimbi) in circa due ore e poi, con le nostre inseparabili bici, visitiamo il luoghi simbolo della città.
Al City Camp conosciamo altri italiani, alcuni dei quali ritroveremo lungo il nostro itinerario nei giorni a seguire. In serata siamo meravigliati, come del resto succede a chiunque arrivi dalle nostre latitudini, quanta luce ci sia fino a tarda ora: ceniamo in camper (verso le 21,30) senza necessità della luce accesa, poiché i raggi del sole sono ancora lì, bassi sull'orizzonte.

22 giugno
Il tempo è sereno e l'aria frizzante: oggi, lunedì, e c'è molto traffico sia di auto che di bici. Un apparente delirio in realtà molto ben organizzato (certo noi italiani non siamo abituati ai sensi unici per le bici, ma qui sono indispensabili e ben presto ne apprezziamo i vantaggi).
Visitiamo Christiania per poi dirigerci al centro commerciale subito di fianco al city camp. Qui facciamo un po’ di spesa, quindi pranziamo e ci rimettiamo in movimento, verso le 15.30, alla volta dell'isola di Fyn. Attraversiamo il mastodontico Storebaelt (DKK330) e raggiungiamo Egeskov Slot alle 17.30. Il castello è però chiuso dalle 17.00 e quindi ci spostiamo a Odense, con l'idea di ritornare al castello domattina. In mezz'oretta raggiungiamo il parcheggio pubblico (55°23.992N 10°23.502E) a ridosso della casa di Andersen, e qui passeremo la notte. La tariffa è di DKK6 per ogni ora, ma solo fino alle 18.00.
Passeggiata (come sempre in solitaria, visto che dalle 18.00 in poi cessa ogni forma di vita), cena e poi tutti a nanna.

23 giugno
Giornata soleggiata e molto calda fin dalle prime ore del mattino. Come previsto, dopo colazione, ci dirigiamo nuovamente verso Egeskov Slot, per visitare il castello. Le possibilità sono due, ovvero la visita dei soli giardini e quanto circonda il castello (DKK 145 a persona) oppure, pagando di più ovviamente (DKK 185 a persona) ,visitare anche l'interno del castello. Abbiamo optato per il "pacchetto completo" e personalmente ritengo sia la scelta più giusta, considerata la bellezza degli interni del castello. Molto bello, sicuramente inaspettato, è il museo che si trova all'esterno, con moltissimi esemplari di mezzi a motore e non, appartenuti alle diverse epoche. Decisamente ben realizzata l'area giochi per i bimbi, ma del resto ci stiamo ormai abituando (con un po’ di rimpianto per la differenza rispetto all'Italia) nel constatare quanto spazio ed attenzione sia dedicato ai bimbi appunto, ed alla "famiglia" più in generale. Un paio d'ore di viaggio e, verso le 17.00, siamo ad Aarhus, città portuale nella penisola dello Jutland centrale. Parcheggiamo in zona tranquilla (55°09.905N 10°13.331E) presso il porto turistico, dove per altro ci sono bagni pubblici e docce calde (a pagamento DKK5): il centro è a pochi passi, ma noi ci muoviamo comunque con le bici. Facciamo spesa e, dopo un giro del bel centro, torniamo al camper per la cena: il nostro panorama è davvero bello, sulle barche del porto illuminate dai colori tenui del sole che tramonta (solo le 22.00 passate).

24 giugno
Il risveglio è terribile. Alle 7.00 circa, un tizio batte con forza sulla parete del camper, con l'intento (riuscito perfettamente) di svegliarci e farci pagare la tariffa del parcheggio. In tutta franchezza non abbiamo letto da nessuna parte che la sosta sarebbe stata a pagamento, ne sarebbe stato un problema pagare la sera prima. Mi è quasi preso un infarto (in realtà lui ha rischiato molto di più perché avevo la solita mazza da baseball) e comunque gli abbiamo dato DKK100 (con regolare ricevuta, per carità...).
Restiamo svegli ormai e ci meravigliamo nel vedere la nebbia sul porto: un fenomeno affascinante che però svanirà ben presto lasciando posto, ancora una volta a cielo terso e sole caldo.
Raggiungiamo Den Gamle By, museo a cielo aperto costituito da quasi ottanta edifici (officine, negozi, scuole, ecc…) che di fatto riporta il visitatore al medioevo: i vari figuranti indossano costumi dell'epoca e l'effetto è davvero notevole. Da non perdere, soprattutto se viaggiate con bimbi al seguito.
Sempre sotto un sole cocente puntiamo a nord raggiungendo la punta più a nord della Danimarca, la suggestiva Grenen, verso le ore 17.00. Parcheggiamo accanto al faro (57°44.339N 10°57.999E) e percorriamo la lunga spiaggia che termina dove il Baltico ed il mare del nord si uniscono.
Un luogo che di per se non offre moltissimo, ma è suggestivo pensare a dove ci si trova e che d'ora in poi la bussola punterà sempre a sud. Il contachilometri segna 93422, ovvero 2384 km percorsi da Torino!
Scendiamo a skagen e ci sistemiamo presso il Camping Rabjerg Mile (57°39.245N 10°27.046E): spendiamo 258 DKK, circa 36 euro che non sono pochi, ma il posto è davvero bello. Pulito con servizi davvero eccellenti (addirittura un locale con forni lavelli e cucine) e giochi per bimbi a livello di parchi giochi che da noi sarebbero rigorosamente a pagamento!
Un'altra bella serata che offre, intorno alla mezzanotte, la luce del tramonto non ancora sparita del tutto…

25 giugno
Sveglia, colazione e di nuovo in marcia: visitiamo la chiesa sommersa nella sabbia e quindi la città portuale di Hirsthals. Qui visitiamo il Nordsomuseet, un centro marino poco ad est del centro. Si tratta di uno dei musei più grossi d'Europa con acquari giganteschi e illustrazioni di tutto ciò che concerne la vita del mare e la lavorazione del pesce: sicuramente interessante, ancor più se anche in questo caso portate i più piccoli. Dirigiamo verso Rubjerg knude e vediamo il faro sommerso nella sabbia. Per visitarlo bisogna risalire la ripida duna ed il forte vento rende l'impresa ancor più difficile, ma il panorama, giunti in cima, ripaga del piccolo sforzo. Questa è forse la cosa più suggestiva e particolare di questo viaggio. Davvero unico il faro sommerso, come anche il panorama sul mare del nord.
Riprendiamo il viaggio e verso le 20.00 decidiamo di fermarci a Kitmoller. Non offre nulla se non un parcheggio sul mare e la tranquillità necessaria per passarvi la notte. Dopo cena infatti (assolto il doveroso obbligo con i mattoncini lego) resteremo qui godendoci ancora una volta il tramonto sul mare con una pace davvero indimenticabile. Siamo soli: ci addormentiamo con la finestra della mansarda aperta, un leggero venticello e le luci di un faro in lontananza che si riflettono sul mare. Mi sveglierò verso le 2.00 e sarò, ancora una volta, stupito dal fatto che l'orizzonte non è scuro come ci si aspetterebbe, bensì velato da un leggero chiarore…

26 giugno
Al risveglio apprezzo nuovamente la comodità di servizi pubblici gratuiti ed incredibilmente puliti. Ci mettiamo in marcia e scendiamo verso Tyboron che raggiungiamo per mezzo di un suggestivo traghetto (DKK 141): lo prendiamo al termine di una lunga strada che separa il mare dal fiordo Ringkobing evitando un giro decisamente più lungo e presumibilmente meno affascinante. Tale traghetto è di dimensioni ridottissime. Viaggiamo infatti insieme ad un tir e poche auto poiché non ci sarebbe altro posto…
La traversata dura pochissimo e così siamo a Tyboron, un centro molto grazioso ed un porto che brulica di pescherecci enormi e molto colorati. Visitiamo la casa del pescatore Pedersen, con foto di rito, e poi ancora giù verso Sondervig. Qui sostiamo per il pranzo lungo la strada principale, in corrispondenza di un centro con negozi, ristoranti e gli immancabili giochi per bambini. Ripartiamo e verso le 16.00 siamo al faro di Norre Lyngvig: il più alto della zona (53 mt) tenuto in perfetto stato e visitabile fino alla sommità
(che sconsiglio a chi soffre di vertigini, diversamente da non perdere). Un paio d'ore dopo siamo a destinazione: Ribe. Sostiamo in un parcheggio segnalato presso la caserma dei Falk, in tondervej n°5
(55°19.508N 8°45.452E) dotato di CS gratuito, dove troviamo una quindicina di mezzi già in sosta.
Siamo a ridosso del centro e non ci facciamo mancare un prima visita seguita da una seconda, dopo cena, per seguire il giro, molto suggestivo, illustrato dalla "sentinella notturna" di Ribe: un personaggio, non più giovanissimo, che percorrendo alcuni dei luoghi simbolo della città,vestito con l'abbigliamento dell'epoca descrive le vicissitudini di un tempo…
Ribe è la più antica città della Scandinavia ed il centro medievale è davvero bello e conservato splendidamente, ma tramontato il sole l'aria diventa pungente ed andiamo a nanna per il giusto riposo.

27 giugno
Altro giretto in versione mattutina e partenza verso sud: qualche nuvola attraversa il cielo, ma il sole è caldo e la strada scorre veloce sotto do noi. Prima di pranzo siamo infatti sulla spiaggia carrabile di Lakolk. Ancora una volta un luogo di cui tanto abbiamo letto e visto, ma ora che ci siamo sembra incredibile possa esistere. Ci sono centinaia di auto, camper, fuoristrada praticamente ovunque, fino quasi al mare. Sostiamo anche noi sull'immensa spiaggia e ci godiamo il sole sperando di poter giocare all'aperto: in realtà il forte vento e la sabbia che vola rende le cose complicate, ma resistiamo fino alle 18.00 circa. Assistiamo a molti "insabbiamenti" che prontamente vengono risolti (per circa dieci euro) da grossi 4x4 dotati di funi per il traino e girano senza sosta lungo tutta la spiaggia…
E' incredibile come la sabbia sia entrata nel mezzo nonostante tutte le aperture fossero opportunamente chiuse! Visitiamo altre zone di Romo per poi trasferirci a Skaerbaek dove pernottiamo presso l'omonimo campeggio (55°09.993N 8°47.033E). E' piuttosto spartano, ma economico (DKK 110 con formula Camper stop) ed i gestori cordialissimi: ci invitano ad assistere, dopo cena, ad un falò molto grande che viene realizzato ogni anno per celebrare l'equinozio (almeno così credo di aver capito…).

28 giugno
Dopo colazione ci spostiamo alla vicina Tonder e visitiamo il grazioso centro. Oggi è domenica e non c'è nessuno in giro e molti dei negozi sono chiusi, ma fortunatamente troviamo aperto forse il più bello: Det Gamle Apotek (la vecchia farmacia) è davvero incredibile. Un edificio vecchissimo pieno di cunicoli e scale quasi fosse un labirinto. In particolare colpisce la quantità di articoli in vendita e la bellezza della zona dedicata agli addobbi natalizi: davvero da non perdere! Facciamo gasolio e percorriamo i pochi chilometri che ci separano dal confine: a malincuore lasciamo la bella Danimarca.
Iniziamo la traversata della lunga, lunghissima Germania. Viaggiamo in autostrada fino a Gottinghen dove, in autogrill, ci fermiamo per la notte. Speravamo in una notte tranquilla (come all'andata) ma è stato un vero incubo con autotreni che non ci hanno dato tregua, regalandoci un forte mal di testa al risveglio. La quiete della Danimarca è incredibilmente lontana! Viaggiamo fino alla bellissima città di Wurzburg apprezzandone il centro storico ed i palazzi storici. Altra meta da non perdere assolutamente è
Rothendurg ob der Tauber: un vero gioiello circondato da alte mura ed un borgo brulicante di negozi e turisti di tutto il mondo. Abbiamo la fortuna di assistere, nella piazza principale, ad un concerto tenuto dalla banda musicale del Wyoming. Tutti elementi molto giovani, ma davvero talentuosi. La notte passata ha lasciato il segno e siamo desiderosi di tranquillità e comfort: decidiamo di raggiungere nuovamente Legoland e di usufruire, come all'andata, del loro campeggio (25 euro ben spesi).

29 giugno
La meta di oggi è il castello di Fussen. I chilometri da percorrere non sono molti (circa 170), ma la strada, nel suo tratto finale, è tortuosa e lenta da percorrere. E' comunque spettacolare ed il bel tempo fa da cornice ideale al verde acceso delle valli che percorriamo. Sostiamo nel parcheggio destinato ai Camper e per mezzo del bus (ma si può andare a piedi o salire con la carrozza) giungiamo al castello. L'efficienza tedesca rende la visita, nonostante la quantità di visitatori, fluida e perfettamente organizzata con scaglioni in entrata ed audio guide incluse nel prezzo.
Inutile descrivere la bellezza del castello e del luogo circostante: ancora una volta un posto di cui tanto avevamo letto, ma che, finché non lo si vede coi propri occhi, non si può immaginarne la maestosità e le suggestioni che esso evoca. Per la sosta pernottiamo, al costo di 13 euro (CS+220v), presso l'area sosta subito fuori dal centro di Fussen, dopo esserci concessi una discreta pizza ed una birra rossa eccellente!

30 giugno
Oggi si torna a casa: ancora una bella giornata velata solo dalla malinconia del ritorno. Un po’ di traffico attraversando la svizzera che diventa caos nei pressi di Como/Milano, come del resto era prevedibile.Alle 20.00 parcheggiamo sotto casa dopo aver percorso 4700 km e visitato luoghi unici: scarichiamo il mezzo e per tirarci su di morale, progettiamo il nostro prossimo viaggio.
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