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Andare in basso

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Messaggio Da Camperfree Gio 22 Dic 2011, 13:06

Germania

di Alex e Barbara

Periodo: 13 luglio - 10 agosto

Mezzo: Laika Ecovip 9 su Ducato JTD 3.0
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Equipaggio: Alex & Barbara
Km. percorsi: poco più di 5.100
Spesa gasolio: circa 1000 € (per l’esattezza 1.002,50!)
Spesa campeggi e aree attrezzate con carico, scarico ed elettricità: circa 380 €
Guide: Touring Club (Germania Sud)
Atlante stradale: Europeo del Touring Club
Cartina: Germania 1:750.000 della Marco polo acquistata in loco.
Navigatore: Tomtom
Autostrade: abbiamo pagato solo quella italiana fino al Brennero, poi in Austria abbiamo fatto le
statali ed in Germania ancora statali e poi l’autostrada è gratis.

Clima e Temperature: molta sfortuna quest’anno. Solo 6 giorni su 29 di cielo sereno, di cui 2 di afa pura a Stoccarda e Karlsruhe; il resto pioggia, freddo e, nelle migliori occasioni, giornate variabili dove si passava dal sole alla pioggia. Sulle Alpi Bavaresi, per 5 notti di fila, abbiamo dovuto accendere la stufa. Valori trovati da un minimo di 8 gradi ad un massimo di 37 gradi.

Soste: molte aree attrezzate in Baviera e sulla Mosella, mentre nel Baden-Wurttemberg sono molto più scarse ed è più facile ripiegare sui campeggi se si vuole avere l’allaccio elettrico.

Ed ecco il diario di bordo:
Giorno 1 – la partenza Roma-Vipiteno

Come previsto, partenza alle ore 12.00 dal rimessaggio di Via Ardeatina, dopo aver ultimato il carico dei bagagli, il grosso del lavoro di sistemazione della spesa e il controllo della check-list per il camper era stato fatto il giorno precedente.

Anche quest'anno la fine della prima tappa prevede la cena al ristorante Pontives a Ortisei.
Il meteo non è buono con nuvole e qualche temporale incontrato sul tragitto, soprattutto ad Arezzo, ma per viaggiare va bene così.
Dopo pochi chilometri ecco la prima dimenticanza: i cavetti per scaricare le foto da due fotocamere che abbiamo portato. Proveremo a risolvere il problema strada facendo dopo che il primo tentativo
di trovarli al Mediaworld di Modena ha dato esito negativo: negozio chiuso.
Verso le 19.30 arrivo al ristorante, cena e trasferimento all'Autocamp di Vipiteno per la notte. Per il quarto viaggio consecutivo oltre confine, la nostra sistemazione all'Autocamp avviene sotto al diluvio!
Km di giornata 771 Km totali 771

Giorno 2 - ...si sconfina Roma-Berchtesgaden
Sveglia alle 8.00 con il classico “tempo da lupi”, pioggia e temperatura di 11 gradi; ricerca di un abbigliamento più adatto al clima odierno, poi carico e scarico.
Alle 10.00 paghiamo la sosta all'Autocamp (11,00 €). Risolviamo il problema dei cavetti per scaricare le foto, acquistando un adattore per smart card nel centro di Vipiteno.
La giornata di oggi prevedeva il trasferimento attraverso l'Austria fino in Germania a Konigsee con la visita al Lago del Re, con la Cappella di San Bartolomeo e poi al Nido dell'Aquila; dato le avverse condizioni meteo, 14 gradi e pioggia insistente, posticipiamo le visite odierne a domani, sperando nella clemenza del tempo.
Facciamo sosta a Berchtesgaden, grazioso paese con il caratteristico centro storico e il convento degli Agostiniani con accanto l'abbazia di San Pietro e Giovanni (che oggi è diventato un castello in parte visitabile).
Qui ci fermiamo anche per la cena e la sosta notturna presso il camping Muhlleiten a circa mezzo chilometro da Königssee (il ristorante con cucina tipica Bavarese, Gasthof Bier Adam, nel centro del paese, ci sentiamo di raccomandarlo per l'ottimo rapporto qualità prezzo. Ottimo lo stinco di maiale alla birra).
Km di giornata 219 Km totali 990

Giorno 3 – arriva il sole...sembra Berchtesgaden-Oberau
Al mattino il cielo è ancora grigio ma presto inizia a fare capolino il sole.
Espletiamo le formalità presso la reception (che la sera chiude alle 20.00), 22 € il costo per piazzola ed elettricità, facciamo carico e scarico e siamo pronti per cominciare la vacanza.
Ci dirigiamo Königssee e qui prendiamo una cabinovia che, in pochi minuti, ci porta dal piazzale di parcheggio a quota 600 fino ai 1800 m dello Jenner. Giunti alla stazione d'arrivo si “devono” percorrere a piedi i 74 m di dislivello per avere uno splendido panorama sulle montagne circostanti e sul sottostante Lago Königssee; per gli amanti delle trakking si può usare la cabinovia per tutto il tratto di andata e ritorno o fino alla stazione intermedia a quota 1200 m e lungo i sentieri, per chi ha poco tempo o non se la sente di fare questa “passeggiata” l'andata e ritorno costa 19,50 €.
Ridiscesi, e dopo un breve pasto tipico (salsicce, patatine), ci dirigiamo sul lungo lago per imbarcarci nella gita sul Lago Königssee (14,80 € a persona).
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Questo lago ha qualcosa dei fiordi norvegesi, con le montagne a picco sul lago a creare suggestivi scorci, a metà del tragitto in barca incontriamo la “parete dell'eco”: ci da dimostrazione del perché di questo nome il comandante che, dopo essersi fermato in mezzo al lago, si porta a tribordo e, suonando la sua tromba, ci permette di assistere a questo affascinante fenomeno.
Continuando il tragitto facciamo sosta alla penisola di St. Bartholomã, ammirando la cappella dei Santi Giovanni e Paolo. Chi vuole qui può scendere e, oltre a visitare la cappella all'interno, può farsi una camminata di due ore fino alla “cappella dei ghiacci”, situata ai piedi del Monte Watzmann.
Il capolinea di questo itinerario è Salet, da qui, dopo una breve passeggiata di una decina di minuti, vi si aprirà davanti una vista da sogno, in una quiete fuori dal tempo, in fondo alla valle, giace il piccolo lago Obersee.
Rientriamo con il battello al piccolo porto sul lago quando sono ormai le 18.30 e a quest'ora non ci resta che trovare un'area di sosta per la notte in previsione dell'itinerario di domani, che prevede la salita alla Kehlsteinhaus; la base di partenza la troviamo in un'area di sosta attrezzata a Oberau, paesino a metà della salita per il nido dell'Aquila. La Reisenmobilplatz Raps (5,00 € per il camper, 1,80€ a persona e 1,00€ per il rifornimento d'acqua), rimane appena fuori paese ma è ben segnalata.
Km di giornata 13 Km totali 1003

Giorno 4 – Kehlsteinhaus: nido dell'aquila Oberau-Prien
Giornata di sole, anche se la temperatura continua a essere piuttosto fresca: 14 gradi.
Ci spostiamo al parcheggio, sopra Oberau, e dopo alcune centinaia di metri ci troviamo alla stazione degli autobus che portano a Kehlsteinhaus.
Per gli amanti delle lunghe camminate, c'è un percorso, con una pendenza molto pesante, di circa due ore che porta in cima, per tutti gli altri ci sono gli autobus (15 € per gli adulti e senza carta
sconto), che in numero di sei e al ritmo di un viaggio ogni 25 minuti portano al piazzale dal quale, prima attraverso un tunnel di una ventina di metri e poi con un ascensore che copre gli ultimi 124 m di dislivello, porta direttamente nelle sale di Kehlsteinhaus.
Il percorso in autobus è, di per se, emozionante, lungo una stretta strada e con una pendenza che arriva fino al 24%.
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Niente è paragonabile al panorama che si può godere dai 1834 m dalla terrazza e alle finestre di quella che fino al 1942 era Residenza estiva del Fuhrer. Ancora più bella la vista che si gode percorrendo il sentiero che vi gira tutto in torno, un panorama mozzafiato sulla vallata e sulle vette circostanti...è difficile da spiegare, bisogna vederlo.
Di tutto il quartier generale di Hitler e delle residenza sue e dei suoi gerarchi, non è rimasto nulla. Fù tutto bombardato dagli americani nel 1945 e l’unica cosa che rimase in piedi è il Nido dell’Aquila, questa villetta che fù regalata al dittatore nazista dai suoi gerarchi per il suo 50imo compleanno. La villetta, il Kehlsteinhaus, è stata trasformata dopo la guerra in un ristorante ed oggi è una macchina da soldi che i tedeschi usano sfruttando così positivamente una cosa appartenente ad una delle pagine più nere della storia tedesca ed europea.

Nota: si fanno code sia a per fare il biglietto degli autobus (che danno accesso anche a Kehlsteinhaus) sia per prendere l'ascensore, preventivate almeno 4 ore e più per questa escursione.
Quando si arriva al piazzale con l'autobus, bisogna stabilire con l'omino nella stazione dei pullman, l'orario in cui si desidera riscendere.

Ripartiamo alla volta di Prien, evitando di percorrere l'autostrada; inseriamo infatti nel nostro Tom Tom l'opzione evita sempre autostrade, proprio per non perderci nulla del fascino di questi paesini e delle colline bavaresi. Domani ci imbarcheremo per l'isola nel Chiemsee per visitare il Palazzo di Herrenchiemsee dove Re Ludwing II fece costruire una copia della reggia di Versailles, opera mai terminata. Ci fermiamo per la notte al Bavaria Boote, un'area di sosta attrezzata sulla Harrasser Strasse. Qui c'è possibilità di carico e scarico ma per l'elettricità ci sono solo 6 colonnine, quindi è molto difficile trovarne una libera in questa stagione.
Km di giornata 107 Km totali 1110

Giorno 5 – il castello del Re Ludwing II Prien-Bad Tolz
Sveglia sotto la pioggia battente, la giornata è tutta l'opposto di ieri, visto che fa anche freddo. Alle 8,30 ci bussa al camper l'omino dell'area di sosta, che ci viene a chiedere i 10 € della notte. Verso le 9,30 ci muoviamo e ci spostiamo al parcheggio dell'imbarco e prendiamo il traghetto per l'isola Herrinsel, dove c'è il castello di Ludwing. La traversata dura un quarto d'ora e costa 6,50 €, e quando si sbarca si accede direttamente alla cassa del castello (7 € a persona). Scegliamo di entrare alle 11,50 con il gruppo con la guida tedesca. Ci daranno un foglio con le spiegazioni in italiano; preferiamo fare così piuttosto che aspettare la guida in italiano che inizierà alle 12,45.
Il castello è bellissimo, come quello delle fiabe che abbiamo visto lo scorso anno e speriamo che quello di Linderhof che vedremo nei prossimi giorni.
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Si tratta della copia esatta di Versailles vista la profonda ammirazione e passione che Ludwing II aveva per il Re Luigi XIV. L'opera però non è stata mai portata a termine per la morte del Re nel 1886. Solo la parte centrale è stata terminata, mentre la sinistra che era rimasta incompiuta, è stata demolita nel 1907. La parte destra invece, non ha mai visto la luce.
Pranziamo con wurstel e patate al ristorante del castello, poi prendiamo il traghetto delle 13,30 per rientrare, sotto al diluvio universale! Ci muoviamo da Prien in direzione di altri laghi. Il primo è lo Schliersee, che dista una cinquantina di km. Questa località però è un posto prettamente balneare, quindi con questo tempo è pressoché deserto. Dopo qualche foto, ci spostiamo allo Spitzingsee, lago alpino a 1.085 mt di altezza e ad una decina di km. dallo Schliersee, ma qui c'è ancora meno gente. Qualche foto anche qui, e poi andiamo al Tegernsee.
Qui c'è un castello che una volta era un monastero dei Benedettini, poi ad inizio ottocento, fu trasformato in una delle residenze estive dalla Casa Reale di Baviera. Oggi, è abitato dai Wittelsbach, dinastia nobile bavarese, ed all'interno del castello c'è la fabbrica di birra HB, birra che si può gustare nella cantina annessa al castello, magari accompagnata a qualche piatto tipico bavarese. Vista l'ora, le 19, ceniamo qui, con stinco di maiale e birra, per 11€ a testa.
Ci spostiamo per dormire a Bad Tolz, distante una ventina di km. Qui, l'area attrezzata di Konigsdorfer strasse è stracolma e, inoltre, senza attacco elettrico. Noi abbiamo bisogno stasera dell'allaccio elettrico visto che abbiamo la batteria del PC completamente scarico e così ci spostiamo al campign Demmelhof, in località Stallau, a 5 km da Bad Tolz. Qui, per 20 € abbiamo carico, scarico ed elettricità.
Km di giornata 128 Km totali 1.238

Giorno 6 – l'antico borgo Bad Tolz-Linderhof
Ancora una giornata non bella, piove a tratti e la temperatura non supera i 20 gradi. Spostiamo il camper dal campeggio e torniamo all'area di Koningsdorfer per lasciare il camper qualche ora e passeggiare per il centro di Bad Tolz. L'area infatti dista meno di un chilometro dal centro della cittadina, la centralissima Marktstrasse. Questa via è l'unica cosa per cui vale la pena soffermarsi a Bad Tolz. In tutto il suo percorso, le case sono abbellite da affreschi variopinti con temi religiosi e contadini.
Dopo un pranzo veloce sul camper, ci spostiamo di 16 km. per arrivare all'antico borgo di Benediktbeuern. Il borgo risale all'anno 739 ed è costruito intorno all'abbazia ed al convento fondati dai Benedettini. In questo centro religioso, i monaci raccolsero i “Carmina Burana”. Nel corso dei secoli poi, il convento divenne prima una fabbrica di vetro, poi una caserma, un'ospizio per invalidi, un ospedale ed una prigione. Nel 1930 poi, i Salesiani di Don Bosco comprarono il complesso ed oggi qui ci studiano i Seminaristi dell'ordine.
La chiesa è stata restaurata nel 17° secolo ed è bellissima, molto carica, nello stile rococò che molte chiese qui nella zona hanno.
Nel tardo pomeriggio, sempre seguendo le varie statali indicateci dal Tom Tom che esegue in nostro ordine “evita autostrade”, ci avviciniamo a Linderhof godendoci quindi la vista di paesini, colline,montagne, fiumi e laghetti che questo splendido panorama tedesco ci offre.
Passiamo per Ettal, dove davanti al convento c'è il solito negozio di birra, che oramai conosciamo bene, essendoci stati già 2 volte, che ha una quantità smisurata di birre artigianali e ne acquistiamo alcune; non troppe però, visto che di birra lungo tutto il nostro itinerario ne compreremo un bel po'.
Ci ripromettiamo quindi di tornare qui nel ritorno, prima di entrare dal Brennero, per far la spesa di birra di portare a casa!
Arriviamo ad Oberammergau, 8 km. da Linderhof, verso le 19, diretti al Campingpark Oberammergau, ma la reception è chiusa. Di solito, in molti campeggi funziona che nel caso di arrivo con reception chiusa, ci si posiziona, ci si allaccia all'elettricità e si regola il conto il mattino successivo. Qui la cosa si può fare ma le colonnine dell'elettricità però sono chiuse a chiave e quindi, ci si può fermare per la notte, ma senza elettricità.
Ce ne andiamo, visto anche che di lato al camping c'è un'area di sosta dove ci sono diversi camper, ma scopriamo che l'area è sempre di proprietà del camping e che fermarsi per la notte, costa 7 euro e mezzo e senza nessun servizio! Il carico e lo scarico, si deve fare poi al camping per altri 4 euro!
A questo punto, dovendo stare senza corrente, ci spostiamo al parcheggio del Castello di Linderhof!
Arriviamo al castello, paghiamo i 3 euro di ingresso al parcheggio e ci fermiamo nella zona del parcheggio camper. Con noi, c'è un camper di Cremona ed un Van tedesco. Chiediamo all'omino che vende souvenir se è possibile passare qui la notte, e ci viene risposto che se passeremo la notte lì, non ci dirà nulla nessuno!
Quindi, cena sul camper e nanna, pronti poi per visitare il Castello domani mattina!
Km di giornata 77 Km totali 1.315

Giorno 7 – i castelli Reali di Ludwing Linderhof-Fussen
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Giornata dedicata agli altri castelli Reali, dopo quello di Chiemsee di giovedì. Visitiamo subito quello di Linderhof (costo 7 € compresa la grotta). Più che un castello, si tratta di una villa Reale, ma ugualmente molto bella. Bellissimi i giardini e le varie case che il Re si fece costruire nel giardino, quella marocchina, la casetta del Re, il chiosco moresco e la capanna di Hunding. Molto suggestiva anche la grotta di Venere, dove il Re Ludwing amava ascoltare la musica di Wagner. Sembra di essere nella grotta azzurra di Capri, solo che in più c'è una cascata, la barca dorata al centro del laghetto che è al centro della grotta, ed un trono da dove il Re ascoltava la musica e riviveva il suo mondo magico.
Dopo un pranzo veloce sul camper, ci spostiamo a Schwangau per visitare anche gli altri due castelli Reali, quello di Hohenschwangau (del padre di Ludwing, Massimiliano II) e quello di Neuschwanstein, detto anche il castello delle fiabe.
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Questi due castelli li avevamo già visitati l'anno scorso, nel corso di un giro di una settimana sulla Romantischestrasse, ma visto che quest'anno stiamo facendo un giro di un mese in Germania ed abbiamo tutta la calma possibile, perché non rivivere ancora questa bellissima esperienza, soprattutto del Castello di Neuschwanstein, vista anche la bellissima giornata? Infatti, con il sole, la vista di questo castello dal Ponte di Maria, il Marienbrucke, è semplicemente fantastica! Peccato che quest'anno abbiamo beccato le impalcature sul lato del castello visibile dal ponte!
Per tornare al parcheggio, dobbiamo tornare a piedi, perché la nostra visita al castello è terminata alle 18,40 e l'ultimo bus che scende c'è alle 18,45. Per arrivare alla fermata del bus, dal castello occorrono tra i 10 ed i 15 minuti.
Per la notte ci spostiamo in una delle 3 aree di sosta che ci sono in Abt-Hafnerstrasse a Fussen. Notte, carico e scarico ed elettricità 12 €. A cena, andiamo nella nostra gasthof tedesca preferita, la Gasthof Krone, nel centro di Fussen che raggiungiamo a piedi dall'area di sosta. Qui abbiamo già mangiato due volte, e ripetiamo l'esperienza. Birra, zuppa di funghi servita in una pagnottina di pane, bistecca con patate ed insalata, distillato di pere e di erbe, per 20 € a testa.
Km di giornata 62 Km totali 1.377

Giorno 8 – Lungo la Deutsche Alpenstrasse fino al Bodensee Fussen-Lindau
In mattinata ci muoviamo da Fussen: il clima è sempre quasi invernale, la mattina ci si sveglia con una temperatura intorno ai 12-13 gradi, ed il cielo è prevalentemente grigio con frequenti scrosci d'acqua.
Stiamo costeggiando le Alpi bavaresi, dalla parte ad est del Nido dell'Aquila fino a quella ovest al confine con la Svizzera sul Bodensee. Sempre evitando le autostrade, ci facciamo i 100 km. che ci separano da Lindau percorrendo quasi sempre la Deutsche Alpenstrasse.
Gli occhi ne giovano senz'altro, visto che passiamo tra montagne, colline, boschi, fiumi,laghi e laghetti vari. Il pezzo di strada più bello però è quello austriaco, visto che balliamo tra il confine tedesco ed austriaco e passiamo sul territorio tirolese costeggiando il Plansee prima di Reutte.

Arriviamo a Lindau nel primo pomeriggio. Qui, si può lasciare il camper allo Zech-Park, di fronte al Camping Lindau am See sulla Fraunhoerstrasse, ma questo risulta a più di 5 km. dal centro cittadino. Molto più comoda invece, almeno secondo noi, l'area di sosta sulla Reutinerstrasse: carico e scarico funzionano con le monetine, il parcheggio costa un euro e mezzo ogni 3 ore, e soprattutto, c'è un autobus, al n. 10, che fa capolinea all'interno dell'area di sosta e porta diretto in centro, sull'isola che è collegata con due ponti.
Passeggiamo per questa cittadina, aprendo frequentemente gli ombrelli, tra la Markplatz e la Maximilianstrasse, i luoghi del cuore pulsante della città. Sulla piazza ci sono due chiese, quella cattolica Unserer Lieben Frau, e quella protestante di S. Stefano; di fronte alle due chiese, l'antica casa Haus zum Cavazzen, il museo di storia locale.
Sulla Maximilianstrasse invece, ci sono, oltre a molte case dipinte ed affrescate sulle facciate, anche il vecchio municipio e quello nuovo, uno affiancato all'altro ed entrambi molto belli. Inoltre, sulla strada ci sono molti negozi, bar, ristoranti e gelaterie. Proprio tra queste, ne troviamo una italiana di una signora del Nord Italia che si è trasferita qui e fa un gelato molto buono. La signora inoltre, ci consiglia di andare a mangiare nel ristorante di fronte alla sua gelateria, la Weinstube Frey, al n. 15 di Maximilianstrasse.
Qui mangiamo un piatto di pesce di lago alla griglia, con delle verdure squisite, della birra chiara ed uno strudel alle mele con salsa di vaniglia e le mandorle a fettine, semplicemente spettacolare.
Torniamo al camper a piedi, evitando l'autobus e facendoci a piedi il chilometro che divide il centro della città con l'area di sosta di Reutinerstrasse ed ammirando un bel tramonto sul lago con il sole che filtra tra i nuvolosi neri.
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Km di giornata 109 Km totali 1.486

Giorno 9 – I puzzle della Ravensburger Lindau-Meersburg
Il Bodensee è un lago molto grande che ha i suoi confini divisi tra Germania, Austria e Svizzera. Ci avviciniamo al confine svizzero, senza oltrepassarlo per il timore della pesa, godendoci le bellezze
della parte tedesca. Oggi il cielo è sempre nuvoloso, il freddo al mattino ed alla sera è sempre intenso, ma almeno oggi piove soltanto per brevi tratti e molto leggermente. In mattinata lasciamo la Baviera ed entriamo nel Baden Wurttemberg e ci spostiamo di 23 km., a Tettnang. Tettnang è una cittadina molto carina, con dei giardini molto carini davanti al Neues Schloss, una residenza più che un castello, molto imponente ma bella. Qui però non entriamo, perché se dovessimo entrare in tutti i castelli che abbiamo messo nell'itinerario, ci vorrebbero 4 mesi per questo viaggio! Il paesino è molto carino e pieno di negozi. Qui facciamo un po' di spesa al Lidl e compriamo del pane buonissimo in una panetteria di Karlstrasse, la via centrale. Il camper qui, lo si può lasciare all'area attrezzata, con carico, carico ed elettricità (tutto a monetine), situata in Loretostrasse.
Pranziamo sul camper e poi ci spostiamo di altri 16 km. andando a Ravensburg. Qui, oltre a visitare il centro della cittadina che è molto carino, trattandosi di un paese medievale, andiamo a caccia di puzzle della Ravensburger, azienda produttrice di giochi e giocattoli con sede in questa città. La delusione però è tanta quando scopriamo che qui a Ravensburg, dal 19 al 22 c'è la Reutfest, una festa patronale cittadina, e quindi i negozi son tutti chiusi. La città inoltre è imbandierata, con i colori e lo stemma cittadino a tutti i balconi, e da una delle 4 torri che controllavano l'ingresso della città, ogni mezz'ora vengono sparati colpi di cannone a salve.
Sulla Marktsrasse, la via centrale della città, c'era anche l'antica sede della Ravensburger. Fino a poco tempo fa quella sede era diventata il Museo dei giochi, ma ora è tutto in abbandono. La Ravensburger ha la sua sede appena fuori città, in un'area enorme, al cui ingresso è posto un cartello in più lingue che dice che non effettuano vendita!
Troviamo però i puzzle della Ravensburger in un Toys'r'us appena fuori città. Per curiosità poi andiamo a vedere il Ravensburger Spieleland, un enorme parco giochi dell'azienda, che però è situato quasi a Tettnang! Quindi, questa curiosità ci costa qualche km. a vuoto, perché avremmo potuto andarci all'inizio del trasferimento da Tettnang dopo pranzo! Il parco giochi è enorme, ma non entriamo, vista anche l'ora, le 18, e visto che comunque, la cosa è prevalentemente per bimbi, molto diversa da quel che può essere una nostra Gardaland.
Chiudiamo la giornata spostandoci a Meersburg, distante 35 km. Durante questo tragitto, peniamo un po', perché c'è una deviazione per lavori sulla B30. La strada parallela, la B33, è anch'essa chiusa per lavori, e quindi ci rimandano indietro per diversi km. Qui, i cartelli per Meersburg spariscono ed il nostro Tom Tom ci manda su una stradina di campagna in mezzo ai frutteti (questa è zona di frutteti, qui coltivano ciliege, fragole, mele, prugne, pere ed altro, e potete comprare tutto direttamente dai coltivatori che troverete lungo la strada e che noterete con i loro cartelli). Su questa stradina strettissima, dove con il camper passiamo a malapena, incontriamo nel verso opposto, due mezzi agricoli! Il primo, un enorme trebbiatrice, si posiziona sul prato per farci passare, ma quando incontriamo il secondo, un trattore che trasporta cassette di ciliege su un carrello, devo tornare indietro a retromarcia sfiorando gli alberi che costeggiano la stradina.
Arriviamo a Meersburg verso le 19,30 e ci fermiamo all'area di sosta di Allmendweg: qui non ci sono servizi, e si paga per il parcheggio 3 € dalle 9 del mattino alle 16 ed altri 3 € dalle 16 alle 9 del mattino successivo.
Ceniamo sul camper e proviamo a sfidare il freddo e la leggera pioggia con una passeggiata in centro dopo cena, ma il paesino è pressoché deserto. Notiamo però che è molto bello, e quindi la visita di domani si prospetta positiva.
Km di giornata 105 Km totali 1.591

Giorno 10 – Le rovine di Singen Meersburg-Donaueschingen
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Al mattino, scendiamo a visitare il paese. L'abbigliamento è sempre pesante, visto che il cielo è sempre plumbeo, ogni tanto un raggio di sole passa, ma in compenso non piove quasi mai. C'è un vento freddo però che mantiene la temperatura costantemente sotto ai 20 gradi. Meersburg é una cittadina molto carina, costruita tra vigneti e frutteti, e dalle rive del lago si inerpica sulla collina. E' uno dei luoghi della Fachwerkstrasse, la via delle case in legno,o qualcosa di simile. Meersburg è una cittadina medievale, e la sua vecchia fortezza lo dimostra. Di fianco alla vecchia fortezza, il nuovo castello, con dei giardini bellissimi e curati, che offrono il belvedere sulla parte basse del paese, piena di negozi, bar e ristorante, e sul piccolo porto sul lago. Qui infatti, numerosi battelli fanno la spola con l'isola al centro del lago, Minau, e con la Svizzera e l'Austria.
Pranziamo in uno dei locali nella parte bassa del paese, alla Taverna, un locale gestito da italiani che fa una pizza che raramente si trova così buona all'estero.
Prima di lasciare Meersburg troviamo un internet point e ne approfittiamo per lasciare un saluto su C.O.L. e per dare uno sguardo al meteo: sembra che da giovedì anche in Germania arrivi il sole, finalmente.
Ci spostiamo di una cinquantina di km., lasciando il lago. Andiamo a Singen, oggi cittadina moderna con edifici alti ed industrie, ma che appena fuori città offre le Festungsruine Hohentwiel, le rovine di quella che fù la città secoli e secoli fa.
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Bisogna arrampicarsi su una montagna per vedere le rovine; si lascia il camper al parcheggio dopo aver fatto un chilometro scarso una salita con il 18% di pendenza e si fa un biglietto di 3€ alla cassa. Poi, si sale a piede per circa un chilometro e mezzo, in una salita ancora più in pendenza forse! Una faticaccia, ma ne vale la pena, soprattutto quando si arriva nel cuore del vecchio borgo, tra le rovine della vecchia chiesa, del teatro, del corpo di guardia ed altri luoghi appartenenti al passato. Dalla cima della torre della chiesa poi, la vista è fantastica, ed arriva fino al Bodensee, che è comunque distante una ventina di km. nel punto in cui si vede da quassù.
Quando riscendiamo e riprendiamo il camper, mettiamo un po' alla prova i freni del nostro Ducato, che però superano abbondantemente la prova discesa con pendenza 18%!
Per la notte, decidiamo di arrivare a Donaueschingen, cittadina dove c'è il castello dei Van Fustenberg e dove, nel loro giardino, nasce il Danubio. Quando arriviamo, l'area di sosta che è sulla via dello stadio, è completamente piena, quindi torniamo indietro 6 km. e ci accomodiamo al campeggio Riedsee, un camping molto grande, curato e che offre tutti i servizi, lavanderia compresa. Ne approfittiamo quindi anche per un bucato. Paghiamo 23 €, compresi i gettoni per la lavanderia però. Cena sul camper, film e nanna!
Km di giornata 106 Km totali 1.697

Giorno 11 – Sulla via degli orologi Donaueschingen-Bad Durreheim
Giornata difficoltosa questa! Qualsiasi cosa dobbiamo fare che riguarda il camper, dobbiamo penarla! Iniziamo al mattino con una sgradita sorpresa che ci fa cambiare giudizio sul campeggio: dopo aver scaricato il wc, cerchiamo per tutto il campeggio un rubinetto dell'acqua per poter caricare ed uno scarico per le grigie, ma nulla. Alla fine chiediamo al gestore che ci risponde che non è possibile caricare acqua e scaricare le grigie, perché non ce n'è la possibilità! Al campeggio sono quasi tutti stanziali, e se vediamo come caricano l'acqua (con delle taniche che riempiono ad una fontana e che si portano su dei carrellini attaccati alle bici), non capiamo come poi scaricano le grigie!
Andiamo quindi a Donaueschingen con il serbatoio delle grigie quasi pieno e con mezzo serbatoio d'acqua su due. Proviamo all'area di sosta che ieri sera era piena, ma lì ci sono solo due colonnine elettriche per 4 prese, null'altro.
Lasciamo quindi il camper in un parcheggio vicino al castello dei Von Fustenberg ed andiamo a quella che i princìpi locali asseriscono essere la sorgente del Danubio! Il castello non è accessibile, perché abitato dai nobili, così come il giardino, molto bello, che si può vedere dalla chiesa. Fuori al cancello del castello c'è una fontana con diverse targhe attaccate al muro e che spiegano che quella è la sorgente del Danubio. Dal parco poi, un ruscello che parte dalla fontana e che attraversa tutto il giardino del castello, si butta nel fiume che passa in paese. Nel punto di congiunzione, un tempietto ricorda che lì nasce il Danubio.
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In realtà, sembra proprio che questa cosa della sorgente del Danubio nel giardino del castello dei Von Fustenberg, sia proprio come il mostro nel lago di Loch Ness. Se non avessero inventato questa cosa, a Donaueschingen non ci sarebbe venuto nessuno! Gli scienziati infatti, affermano che la vera sorgente del Danubio si trovi a 1.078 metri di altezza nel cuore della Foresta Nera, e che sia la congiunzione di due piccoli fiumi, il Brigach ed il Breg. Non si capisce infatti come faccia il fiume a nascere nel castello dei nobili di Donaueschigen se poi quel ruscello dal giardino della loro proprietà si getta poi in un fiume che, geograficamente, è già il Danubio!
I nobili poi, hanno anche una fabbrica di birra nel castello, la Birra Fustenberg, che si può gustare nella birreria di loro proprietà di fronte al castello, ma che poi, si trova in tutti i locali della zona nel raggio di 50 km!
Verso mezzogiorno leviamo le tende e ci spostiamo di una trentina di km. lungo la Via degli Orologi. Siamo nel cuore della Foresta Nera qui. Arriviamo a Furtwangen, perché qui vogliamo visitare il museo degli orologi. Nel piccolo paesino però, cerchiamo invano un parcheggio riservato ai camper e non riusciamo a fermarci altrove perché dietro di noi ci sia piazza una macchina della “Polizei” che ci impedisce di fermarci in qualsiasi parcheggio e che praticamente ci scorta per 5 km. fuori città, finché noi non entriamo in un'area di sosta. Ma noi siamo testardi e torniamo indietro, parcheggiando poi in un parcheggio per bus vicino al museo! Oltre a noi, parcheggiano anche un camper olandese ed un altro camper italiano, una famiglia friulana. Visitiamo il museo (prezzo 3€) ed ammiriamo questa quantità smisurata di orologi di tutti i tipi e di tutti i tempi. Qui infatti c'è di tutto, dagli orologi da muro a quelli a cucù, dai Rolex agli Swatch fino agli orologi del 1.600!
Altri 15 km. ed arriviamo a Triberg, o meglio, nei pressi di Triberg, dove ci sono le cascate più alte della Germania. Qui per il parcheggio bisogna aver c**o e noi lo abbiamo avuto! Infatti, c'è un piccolo spazio in leggera pendenza dove c'entrano 3 o 4 mezzi e poi un altro più grande ma che, essendo in salita e strettissimo, con il camper è un problema entrarci.
Noi parcheggiamo nel primo spazio e scendiamo alle cascate. Per andare alle cascate, bisogna scendere per un bel chilometro con una pendenza fortissima. Il problema poi, è al ritorno quindi! Le cascate, non fanno però un salto unico, ma hanno un dislivello di 160 metri facendo però 7 salti più piccoli. Molto belle però, perché passano in un bosco fantastico che è pieno di scoiattoli e di uccelli di una razza caratteristica qui in Germania ma che non sapremmo dirvi il nome. Alla cassa insieme al biglietto si possono acquistare delle arachidi tostate per darle da mangiare agli scoiattoli ed agli uccelli, di cui ne sono entrambi ghiottissimi! Simpatico vedere questi scoiattoli che si avvicinano timorosi e nella loro titubanza se avvicinarsi o no per prendere la nocciolina, vengono spesso battuti sul tempo dagli uccelli che si avventano in picchiata e rubano il cibo ai roditori!
Noi troviamo però uno scoiattolo temerario che si viene a prendere addirittura la nocciolina sulla mano di Barbara!
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Dopo la faticaccia della salita per tornare al camper, si sono fatte le 6 del pomeriggio passate, e iniziamo a pensare a dove fermarci. Dobbiamo fare inoltre ancora lo scarico delle grigie e caricare l'acqua.
A Villingen abbiamo segnate due aree di sosta: la prima in realtà è un parcheggio per camper con una colonnina a monetine dei servizi. Nel parcheggio non c'è nessuno e davanti alla colonnina c'è parcheggiata un'enorme macchina per il rifacimento dell'asfalto! Rispetto per i camperisti assoluto da parte di questo genio, visto che poi aveva l'intero parcheggio vuoto per parcheggiare quel bestione di mezzo. Riusciamo a scaricare le grigie in un tombino a bordo della strada, litigando con una signora che ci indicava la colonnina per scaricare; noi in inglese gli indichiamo il tombino della colonnina dei servizi che è proprio sotto il bestione parcheggiato là davanti e lei ci insulta in tedesco. Finisce con un bel “vaffa” in italiano e con noi che finiamo di scaricare nel tombino e poi, parcheggiamo davanti al bestione ed allungando tutto il nostro tubo, riusciamo anche a caricare l'acqua.
Sul nostro atlante europeo che indica anche tutti i campeggi e le aree di sosta, abbiamo segnalata anche un'altra area di sosta a Villingen, proprio vicino al Museo degli aerei, il Luftfahrtmusem.
Anche quest'area però è in realtà un parcheggio con colonnina dei servizi e non c'è nessuno. Ci spostiamo così di 7 km ed arriviamo a Bad Durrheim dove c'è il Kungcamping Santhausersee, in Am Steigle 1. Il campeggio è in riva ad un laghetto, molto carino, con tutti i servizi. L'elettricità è a parte, e si paga a monetine: un euro ogni 8 ore.
Km. di giornata 127 Km totali 1.824

Giorno 12 – Giornata di conventi Bad Durreheim-Ulm
E' un itinerario strano ed articolato quello che abbiamo programmato e che stiamo percorrendo; ora stiamo zig-zagando nella Foresta Nera tra paesi e paesetti della Regione del Baden-Wurttemberg. Il campeggio di Bad Durrheim è sul percorso tra Triberg e Heiligkreuztal, nei pressi di Sigmaringen.
Questa mattina siamo diretti lì, dove c'è un Kloster, convento di frati. Questi Kloster sono nella maggior parte dei veri borghi medievali, dove passeggiare facendo un salto indietro nel tempo. I frati qui sono anche produttori di birra e questa birra si può gustare nella piccola Gasthaus del borgo. Pranziamo lì quindi, assaggiando la birra e mangiando un'insalata con dei petti di pollo.
Visitiamo poi l'antica chiesa e tutto il parco del borgo,con il laghetto e il labirinto. La seconda tappa della giornata è a 27 km. da qui, a Bad Schussenried, dove visitiamo un altro borghetto medievale con convento e chiesa antichissima ed infine, arriviamo a Wiblingen, nei pressi di Ulm, per visitare l'ultimo borgo medievale, anche questo con un convento ed una chiesa antichissima. Qui, nel borgo, troviamo una fiera del giardino in allestimento e stanno montando numerosi stand di fiori, mobili di giardino e qualcuno anche di cose da mangiare. In uno di questi cercano di venderci le Apflechips, delle mele essiccate che qui vendono come noi da noi si vendono i funghi secchi, ma che loro mangiano come delle patatine!
Per la notte ci spostiamo di 7 km ed arriviamo ad Ulm, città abbastanza grande, o almeno ci appare così arrivando da 12 giorni di piccolissime realtà. Ci sistemiamo all'area di sosta per camper Wohnpark Friedrichsau, un'area gratuita dove si paga soltanto il carico e lo scarico con le monetine.
Attaccata all'area c'è anche il tram che con 3 fermate porta in centro, davanti al Palazzo di Giustizia.
Da lì, si percorre un viale pedonale e si è sulla piazza dell'immensa Cattedrale, che domani visiteremo. Andiamo a cena in un locale spettacolare, la Birreria Barfuber; qui la birra la producono loro ed è una delle più buone che abbiamo bevuto in Germania, se non la più buona. Bistecca e patate, strudel di mele con salsa di vaniglia e gelato di crema, per 19€ a persona.
Torniamo al camper e nanna. Stanotte fa un po' caldo con il piumino. Meno male! Le previsioni meteo viste su internet a Meersburg erano esatte: oggi infatti, sole, caldo e cielo sereno, con temperatura tra i 25 ed i 28 gradi.
Km. di giornata 203 Km totali 2.027

Giorno 13 – In cima alla torre Ulm-Tubinga
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Ancora una bella giornata di sole, caldo e cielo sereno qui in Germania; oggi arriviamo ai 30 gradi e non c'è più quella situazione quasi invernale che c'era ad inizio settimana sulle Alpi bavaresi.
Al mattino torniamo in centro con il tram ed entriamo nella Cattedrale: notevole, soprattutto le statue in legno messe sulle sedute intorno all'altare. Poi saliamo sulla torre: per salire si pagano 4 € a persona. La torre è alta 161 metri e ci sono 783 gradini da salire, e da ridiscendere! Si sale in 4 tappe, ogni tappa un terrazzino da dove ammirare il panorama. Quando si arriva in cima, c'è una vista da toglier il fiato: si vede tutta la città, il Danubio arrivare da chissà dove e finire chissà dove e la Foresta Nera che circonda la città. E' un faticata notevole salir quassù, ma ne vale la pena. Le gambe magari non la pensano allo stesso modo, ma pazienza!
Tutti questi gradini hanno smosso un certo appetito e quindi, vista l'ora, le 12 e 30, e visto che la birreria Barfuber è a due passi, torniamo lì per assaggiare anche lo stinco di maiale al forno con la salsa di birra, fatta con quella birra che loro producono!
Dopo pranzo torniamo al camper, facciamo carico e scarico alla colonnina del service dell'area di sosta e ci muoviamo alla volta di Bad Urach, lungo la statale 28. Questo è un piccolo paesino, con il centro storico pedonale, e dove c'è un piccolo castello che era la Residenza di Ulrich V e poi di Ludwig I, da non confondere con il Ludwig II dei castelli Reali. Il castello è piccolino e sembra più una villa di montagna; lo fotografiamo da fuori, poiché nel giardino non si può entrare perché c'è il ricevimento di un matrimonio.
Sulla tabella delle informazioni della città, vediamo che ci sono parecchie cose da visitare qui nei dintorni: una cascata, una fortezza, dei ruderi di un'altra fortezza, e qualche altra cosetta. Noi però decidiamo di non aggiungere nulla al nostro già intenso itinerario e ci spostiamo di 36 km verso Bebenhausen. Dei lavori stradali sulla statale 28, ci costringono ad uscire e passare nella trafficatissima cittadina di Metzingen, con i suoi numerosi Outlet commerciali. Bebenhausen è un borgo medievale a 6 km. da Tubinga. Qui si passeggia in un angolo di passato, e se non fosse per le poche auto che sono nel borgo, di proprietà dei pochi abitanti del borgo, sembrerebbe davvero di trovarsi nel 1600. Nel borgo c'è un piccolo castello, che più che altro sembra una grossa casa, ed il convento, poi torri e mura, su cui si può anche camminare.
Il parcheggio per il camper è a circa 500 metri dal borgo e quando rientriamo si sono fatte le 6,30 passate. Cerchiamo così qualcosa per fermarci ma sul nostro atlante con campeggi ed aree di sosta notiamo che qui in zona c'è ben poco. A Tubinga, l'unico posto per dormire è il Neckercamping Tubingen, posizionato in collina nella zona residenziale, in Rappenberghalde 61. I campeggi sono un po' più che cari qui rispetto ai prezzi scandinavi a cui eravamo abituati negli passati, 24 € per carico, scarico ed elettricità. Stasera ceniamo fuori il camper, proviamo la tenda del nostro Laika!!!
Km. di giornata 108 Km totali 2.135

Giorno 14 – Un altro borgo antico Tubinga-Alpirsbach
Questa mattina perdiamo un po' di tempo nel carico dell'acqua a causa di un inconveniente: il serbatoio che abbiamo usato ha parecchia aria dentro e quando carichiamo l'acqua la risputa subito fuori. Dobbiamo quindi svuotare completamente il serbatoio dal rubinetto di sotto e quindi riempirlo di nuovo.
Lasciamo Tubinga per dirigersi al castello di Weitenburg, distante una quarantina di km. scarsi.
Questo castello però lo si può fotografare e si può visitare il giardino, perché oggi è un hotel di lusso con ristorante, dove per lo più vengono fatti ricevimenti. Il castello comunque è molto bello e suggestivo, vale la pena farci una scappata per due foto.
A 33 km. da Weitenburg c'è Hohenzollern, sulla Hohenzollernstrasse. Hohenzollern è un borgo medievale fantastico, arroccato in cima ad una collina; da lì si domina la vista per chilometri e chilometri. Si lascia il camper al parcheggio e si sale a piedi per una ventina di minuti, altrimenti c'è il bus navetta che con 1 euro e 70 porta su al borgo.
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Per entrare si paga 4 € per visitare il borgo, 8 se si vuole fare anche la visita guidata all'interno del castello; noi scegliamo di vedere solo il borgo. In questo angolo di passato quel che colpisce è il silenzio, rotto soltanto dal vociare della gente che visita il borgo. Ci sono le torri, il castello, cannoni, le statue di tutti i Re di Prussia (il borgo è stato costruito a metà del 19° secolo da Fredriech Wilheim IV, Re di Prussia), la chiesa, il piazzale con il cannone, e ci sono perfino le segrete, visitabili. Entrando dal piazzale del castello dove c'è il cannone, si esce da una torre sottostante.
Lasciamo questo angolo di storia nel pomeriggio, spostandoci di pochi km per andare al convento di Kirchberg. Nel frattempo, l'impresa più complicata risulta quella di trovare un supermarket!
Praticamente, siamo nel cuore della Foresta Nera ed i paesini sono sparsi a diversi chilometri di distanza l'uno dall'altro, ma parecchi di questi, non hanno un supermarket! Ne troviamo uno facendo una deviazione sul percorso, a Sauz am Necker, paesino più grande che ha un discount.
Dopo aver preso il latte ed un po' di frutta, arriviamo al convento di Kirchberg verso le 6 del pomeriggio, mentre il tempo sta cambiando e da lontano si sentono i tuoni di un temporale. Anche questo convento, come gli altri, è all'interno di un borgo abitato anche da famiglie. La nostra visita non è molto approfondita perché la chiesa è chiusa e perché non c'è molto altro da vedere, essendo il borgo piccolino.
Da Kirchberg, ci dirigiamo ad Alpirsbach, prossima nostra tappa, ma che vedremo domani.
Arrivando, il paesaggio si fa spettrale: nuvole basse avvolgono i boschi della Foresta Nera, lampi e tuoni lontani minacciano temporale.
Cerchiamo una sosta per la notte, che qui è cosa rara. Non ci sono aree attrezzate ed anche i campeggi non sono molto frequenti. Qui ad Alpirsbach ce n'è uno, il Camping Alpirsbach al n. 18 della Grezenbuhlerweg. Il campeggio è piccolino ed è gestito da un simpatico signore, Ralf Rudolph, un tedesco dell'ex Germania Est che quando è caduto il muro è venuto nell'ovest ed ha aperto questo campeggio. Oltre al tedesco, parla il russo, imparato sotto il regime comunista, ma poi quando si è trasferito con la sua famiglia si è rimesso a studiare ed ha imparato anche l'inglese ed il latino!
Il campeggio ci costa 20 € con carico e scarico, mentre l'elettricità si paga a consumo, 50 centesimi al kw di consumo. Ralf ci dà anche la possibilità di ordinare pane e cornetti che il panettiere del paese porterà al camping domani mattina, ed inoltre, ceniamo nella stube del campeggio, dove Ralf ci fa assaggiare delle specialità locali: il prosciutto affumicato della Foresta Nera, servito con pane e burro, e la trota della Foresta Nera, affumicata e servita con marmellata di mirtilli e mirtilli.
Buonissimo tutto! Accompagniamo il tutto con la birra Alpirsbacher, fatta dai frati nel convento di Alpirsbach; scegliamo una birra non filtrata, eccezionale. Il tutto, per 10 € a testa.
Km. di giornata 155 Km totali 2.290

Fine 1 parte


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Messaggio Da Camperfree Mer 23 Gen 2013, 18:37

Parte 2

Giorno 15 – la birreria dei frati Alpirsbach-Rastatt
Una pioggia fortissima ci sveglia alle 7,30 del mattino. Oggi il tempo sembra esser cambiato, ma poi già in mattinata si rimette e permane una leggera nuvolosità accompagnata da un caldo però umido.
Andiamo in paese a vedere il borgo dove c'è il monastero dei frati. Di fronte alla Chiesa, i frati hanno la birreria, l'hausbraunerei, dove producono la birra Alpirsbacher, ed anche il museo. Nel museo si effettuano visite guidate; noi arriviamo tardi per la visita del mattino e la prossima è alle 14 e 30, così ci dirigiamo subito alla birreria a comprare la birra. In questo shop, i frati vendono di tutto: oltre ai 6 tipi di birra prodotti (normale, pils, rossa forte, nera, frumento e non filtrata), qui si vendono bicchieri e boccali di tutti i tipi, gadgets vari ed anche altri prodotti che i frati producono sempre dalla birra, come l'aceto di birra e la grappa di birra.
Fatta la “spesa” (la birra Alpirsbacher è una di quelle che troviamo più buone qui in Germania), ci dirigiamo alla volta di Allerheiligen, dove ci sono le rovine di un convento medievale e delle cascate. Siamo ad una decina di km. da Oppenau e qui nei boschi della Foresta Nera, si percorre un sentiero e ci si trova subito di fronte alle rovine di questo convento, con le sue torri ancora in piedi.
Oggi qui, si è ricavato un teatro dove solamente in estate, vengono fatti degli spettacoli all'aperto.
Camminando nel bosco oltre le rovine, in 10 minuti si arrivano a delle cascate. Il piccolo fiume infatti, in quattro salti ha un bel dislivello che dà vita ad una cascata suggestiva.
Nel tardo pomeriggio ci spostiamo a Rastatt, a due passi dal confine francese; siamo a pochissimi chilometri da Strasburgo infatti. Qui, ci sono lo Schloss Favorite e la Barockresidenz. Vista l'ora però, cerchiamo una sistemazione per la notte. Abbiamo un'area segnalata, sulla Untere Wiesen, appena fuori Rastatt, ma risulta essere solo una colonnina di carico e scarico in un distributore Total. Di camper neanche l'ombra.
Ci spostiamo quindi in Im Teilergrund,dove c'è il Rastatter Freizeitparadies, un camping enorme, molto curato, con tutti i servizi e della piazzole larghe e comode. Questo campeggio è studiato in modo tale da non far mai spostare il camper per tutto il soggiorno: ogni piazzola infatti, oltre ad avere l'allaccio dell'elettricità, ha anche un rubinetto da dove poter caricare acqua, ed un pozzetto di scarico per le grigie. Il costo è 22 € e qui, approfittiamo anche per fare il bucato nella lavanderia.
Cena sul camper, film e ninna.
Km. di giornata 127 Km totali 2.417

Giorno 16 – Le residenze di Rastatt Rastatt-Calw
C'è stato un temporale nella notte, ed anche al mattino ci sveglia la pioggia. La giornata poi sembra poi rimettersi subito, già alle 9 c'è un bel sole e fa caldo.
Siamo capitati a Rastatt di lunedì ed il lunedì i musei sono chiusi, non so se solo qui, o solo in questa regione (siamo sempre nel Baden-Wurttemberg) o in tutta la Germania. Questo è un peccato, perché a Rastatt ci sono lo Schloss Favorite e la Barockresidenz, due palazzi molto belli, appartenenti all'epoca di Ludwig I, e dove varrebbe la pena entrare.
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Però così è e ci accontentiamo di fotografarli da fuori e di rilassarci nell'immenso parco dello Schloss Favorite, passeggiando tra il prato, piante, fiori ed il laghetto con i suoi cigni e le papere.
Dopo pranzo, mentre ci spostiamo tra lo Schloss e la Barockresidenz, arrivano nuvoloni neri carichi di acqua: tuoni e fulmini ci fan capire che il tempo cambierà ancora.
La pioggia però non la prendiamo, neanche quando giriamo per i giardini della Barockresidenz sotto a quei nuvoloni minacciosi.
Sempre seguendo le statali che il nostro Tom Tom ci indica, nel pomeriggio ci spostiamo verso Leonberg, verso Stoccarda quindi. Rientriamo nella Foresta Nera e qui dalla strada bagnata si capisce che ha appena finito di diluviare. Facciamo tappa a Calw-Hirsau, dove c'è il Kloster suggestivo. Così suggestivo, che nelle rovine del vecchio convento ci hanno fatto un teatro per rappresentazioni estive! Fare le foto cercando di evitare spalti, impalcature, palco, cavi e camion è un'impresa! Il borgo comunque, è composto da qualche abitazione, una torre, le mura, le rovine del vecchio convento e la nuova chiesa di S. Pietro e Paolo.
Quando andiamo via di qua,vista l'ora, quasi le 7, ci fermiamo al Camping Schwarzwaldblick, in Weidensteige 54. Questo è uno dei campeggi più strani mai visti da quando siamo camperisti. In mezzo ad una zona residenziale, confina con i giardini delle villette, è arroccato su una collina e ci sono diversi stanziali. Anche qui le piazzole sono provviste, oltre che di allaccio elettrico, anche del rubinetto dell'acqua per poter caricare direttamente.
Dopo cena, le nuvole basse avvolgono la collina, e ci sembra di essere in Transilvania!
Km. di giornata 88 Km totali 2.505

Giorno 17 – Stoccarda by night Calw-Stoccarda
Anche stamattina ci ha svegliato la pioggia: Calw, alle 8 del mattino, si presenta con nuvole basse ed una pioggerellina fastidiosa che portano la temperatura a 17 gradi. Durante la mattinata però, il tempo si rimette al bello e la temperatura raggiunge livelli estivi.
Ci spostiamo di pochi chilometri, raggiungendo la vicina Leonberg: qui, c'è una giardino che dagli opuscoli della Staatliche Schlosser und Garten ci appare molto bello. In realtà è carino, ma non così bello come l'opuscolo ce lo fa sembrare. Una roba da una mezz'oretta di visita, nulla di più. Giriamo anche per il centro del paesino, dove facciamo un po' di spesa nella macelleria e nel banco di frutteria sulla piazzetta.
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Dopo pranzo, ci avviciniamo a Stoccarda,
fermandoci a soli 7 km. dalla città. Siamo a Solitude, periferia sud di Stoccarda: qui c'è lo Schloss Solitude, edificio barocco-rokoko costruito nel 1763.
Quando risaliamo sul camper, facciamo il punto della situazione sul nostro itinerario: dobbiamo eliminare qualcosa, anche se ormai abbiamo capito che rimarremo per tutto il nostro viaggio nel sud-ovest del paese, scordandoci di arrivare sul Baltico. Questa zona è differente dalla Baviera, dove oltre ai castelli ed ai conventi, ci sono numerosi paesini medievali da visitare. Qui ci sono castelli e conventi, ma per lo più isolati, quindi dopo un po' di giorni il percorso diventa monotono.
Decidiamo quindi di tenere in itinerario le cose più belle e di spostarci sulla Mosella. Quindi ora andremo a Ludwingsburg, poi al giardino botanico di Karlsruhe, a Heidelberg e poi ci sposteremo a Trier, nella valle della Mosella.
La giornata di oggi però la finiremo a Stoccarda: fermiamo il camper al Camperplatz Stuttgart, sulla Deimler-Benz Strasse, nei pressi del museo della Mercedes.
Andiamo in centro con la metro, la U1 o la U2 portano a Charlotteplatz. Ceniamo alla Weinstube Schellenturn, sulla Weberstrasse, ma in verità prendiamo la prima mezza fregatura della vacanza: un filetto di manzo impastrocchiato con una salsa alla panna, funghi finferli e degli spatzli che sembrano delle fettuccine. La città la giriamo in notturna, con la Schlossplatz illuminata, con il nuovo ed il vecchio castello, il primo costruito ad inizio '800 ed il secondo tre secoli prima, e la Stiftskirche. La piazza è addobbata con 157 orsi colorati, uno per ogni paese del mondo, perché Stoccarda quest'anno ospita lo United Bird Project.
Torniamo al camper verso mezzanotte, nella notte calda ed umida di Stoccarda.
Km. di giornata 60 Km totali 2.565

Giorno 18 – i castelli dei Signori del Wurttemberg Stoccarda-Karlsruhe
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Giornata caldissima oggi a Stoccarda e dintorni, calda e umida e dall'aria afosa. Ci spostiamo di pochi km. da Stoccarda in mattinata. Andiamo a Ludwingsburg. Stoccarda è stata un fuori itinerario che ci siamo concessi, con una visita notturna alla città. A Ludwingsburg ci sono i castelli dei Duchi del Wurttemberg: il più grande, il Residenzschloss, è chiamato anche la Versailles Sveva. 452 camere in 18 edifici uno attiguo all'altro e 4 musei. Alla cassa, si ha l'imbarazzo della scelta su cosa vedere e quanti biglietti accomunare. Si può vedere anche lo Schloss Favorite, un castello fatto costruire di fronte al Residenzschloss, che era una residenza estiva, un castello di caccia. Tutto intorno, parchi, parchi a non finire. Qui, mettete in conto almeno una giornata intera per vedere questi due castelli con i loro parchi, se non più di una giornata se vorrete vedere proprio tutto.
Noi parcheggiamo fuori il Favorite Park, il parco dello Schloss Favorite. Qui, si cammina in questo parco stupendo, dove si possono incontrare tre razze di animali che non riusciamo a decifrare nella traduzione. Sono dei cervi, ma che hanno delle corna simili alle alci e sono chiamati Damwild, poi un'altra razza simile alle arieti, chiamati Muffelwild, e poi ci sono dei cervi veri e propri. Noi incontriamo questi animali nell'andata e nel ritorno al camper, ed alcuni si avvicinano tranquillamente a prendere il cibo della mani della gente. In questo parco bellissimo, c'è lo Schloss Favorite, la residenza di caccia ed estiva dei duchi. Uscendo dal parco ed attraversando la strada su un ponte pedonale, si entra nell'altro parco del Residenzschloss. Qui, al contrario del Favorite, si paga l'ingresso, 7 euro per il parco, mentre per il castello il prezzo dipende da cosa si vuol vedere. In questo parco c'è di tutto: ci sono i giardino della Residenza, il Parco delle Fiabe dove i bimbi impazziscono ad ogni attrazione che racconta una fiaba diversa, mostre di fiori, serre, fontane, tutto in questi giardini immensi, dove camminare chilometri e chilometri. Poi c'è il Residenzschloss, e qui c'è da perderci delle ore. Noi scegliamo solo la visita al Residenz, 6 euro, una visita che dura un'ora e mezza e dove vengono fatte vedere 70 stanze del castello, comprese il teatro, la chiesa e la cappella dei Cavalieri di Caccia. Se nel biglietto della visita si abbina al Residenz, qualche museo o
l'altro castello, lo Schloss Favorite, allora mettete in conto almeno mezza giornata.
Quando noi torniamo al camper si sono fatte le 6 del pomeriggio, dalle 11 che eravamo qui!
Decidiamo di arrivare a Karlsruhe, distante solo 80 km. facendo l'autostrada; ma questo trasferimento diventa un'odissea di due ore e mezza! Prima una fila per lavori subito dopo l'inizio della 8 dopo Stoccarda, poi un'altra fila pazzesca a 19 km. da Karlsruhe, sempre per lavori, ci costringe ad uscire da questa autostrada che sembra la Salerno-Reggio Calabria tedesca! Ci avviciniamo a Karlsruhe sulla stradale, ma in un paesino, mi sembra Berghaus, incontriamo un altro cantiere dove si passa a senso unico alternato e quindi, ci costa altri 20 minuti di fila. A Karlsruhe poi, non abbiamo aree di sosta segnalate e visto che sono le 8,30 e vorremmo fermarci, optiamo per il campeggio che abbiamo sul nostro atlante, l'Azur Camping Karlsruhe sulla Tiengenerstrasse. Ma per arrivare al campeggio, siamo costretti ad un giro pazzesco a causa dell'ennesima interruzione per lavori! Arriviamo al campeggio poco prima delle nove, e dobbiamo anche segnalare questo camping come un vero e proprio furto! 30 euro per la notte e non c'è neanche lo scarico delle grigie!
Km. di giornata 109 Km totali 2.674

Giorno 19 – il giardino di Karlsruhe Karlsruhe-Heidelberg
Passiamo la giornata intera qui a Karlsruhe, nonostante un caldo afoso da tagliare le gambe: il centro della città è molto carino, tutto sviluppato intorno al castello. Noi entriamo al n. 6 della Hans-Thomastrasse, dove c'è l'ingresso del Giardino Botanico: piante curatissime, fontane, panchine all'ombra degli alberi ed una serra di piante grasse ed altri tipi più delicati dove fa un caldo boia. Il giardino comunica con il parco del castello, che è maestoso e dalla forma semicircolare. Entrando dal Giardino Botanico, si deve fare il giro del castello per osservarlo dalla parte principale, frontale. Di fronte alla facciata principale, la Markplatz, dove c'è una piramide sotto la quale è sepolto Carlo Guglielmo, come per suo espresso volere e desiderio. Questa parte di città è anche la parte principale dello shopping, nelle numerose vie intorno alla piazza, e dove ci sono anche diversi bar, cafè e ristoranti. Visto il caldo, pranziamo con una macedonia fresca con il gelato.
Nel pomeriggio, ci spostiamo a Heidelberg, dove arriviamo per le 7: qui però peniamo non poco per trovare una sistemazione per la notte: prima seguiamo le indicazioni per un'area per camper, ma quando arriviamo risulta essere un parcheggio senza alcun servizio, fuori città e dove ci sono diverse macchine, un autobus abbandonato ed un camper Knaus nuovissimo e senza targhe. La cosa non ci piace e andiamo al Parkplatz che abbiamo noi segnalato, lungo il fiume Neckar, ma all'indirizzo che abbiamo non c'è nulla. Prendiamo quindi l'atlante stradale che ci segnala i campeggi e le aree attrezzate in tutta Europa ed andiamo al Parkplatz di Philipp Reisstrasse, segnalato sull'atlante. Ma qui, al n. 8, c'è un palazzo ed il parcheggio adiacente, al n. 10, è per i residenti del palazzo!
Prendiamo di nuovo l'atlante ed andiamo al Camping Heidelberg di Schlierbacher Landstrasse 151: tutto pieno!
Seguiamo quindi i cartelli che indicano un altro campeggio appena fuori città, il Camping Heide sull'altra sponda del fiume, e qui finalmente troviamo posto, quando si sono fatte le nove, dopo aver girato a vuoto quasi due ore! Qui, abbiamo carico, scarico ed elettricità per poco meno di 20 euro.
Km. di giornata 111 Km totali 2.785

Giorno 20 – La storica Heidelberg Heidelberg-Trier
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La giornata si presenta coperta e quindi più fresca di ieri; la temperatura è ideale per andare in giro a piedi. Al centro di Heidelberg ci andiamo in camper però, perché il campeggio è a poco più di 10 km. dal centro città. Arriviamo fin sopra il castello,
dove ci sono due parcheggi: il primo è pieno di macchine e c'è anche un camper Dethleffs con targa canadese (come avrà fatto ad arrivare fin qui non si sa!), mentre il secondo è vuoto e quindi lasciamo il camper là! Oltre a noi, altri due camper italiani parcheggiano lì! In fondo, se è vero che non ci sono indicazioni per il parcheggio dei camper è anche vero che non ci sono divieti di parcheggio ai camper!
Ci troviamo quindi subito a vedere il castello, con tutto la sua fortificazione che domina la città. La maggior parte della costruzione sono delle rovine, ma c'è anche una parte di castello, il corpo centrale, che è visitabile. Il castello risale addirittura al 1400 e per gran parte fù distrutto dai francesi a fine 1600.
Dal parco esterno al castello, scendendo 315 gradini si arriva nel centro della città, nella Hauptstrasse, via centralissima di questa cittadina ancora oggi universitaria, poiché qui tra l'altro, è stata fondata la prima università della storia tedesca. La Hauptstrasse è lunga un paio di chilometri e qui ci sono negozi, bar e ristoranti, la parte principale dello shopping di Heidelberg.
Per tornare al camper, quando ormai sono le 4 del pomeriggio, prendiamo la funicolare che parte del centro città e ferma al castello e poi sale fino al Konigssthl, da dove si gode di una vista fantastica.
Oggi decidiamo di lasciare quindi il Baden-Wurttemberg e di spostarci in Rhenania, sulla Mosella.
La nostra prima tappa dell'ultimo tratto del nostro itinerario tedesco è Trier, antica città che risale addirittura al tempo dei romani.
Con l'autostrada arriviamo già prima di cena e ci fermiamo al Parkplatz che si trova sulla In den Moselauen: 6 euro a notte per la sosta ed elettricità a consumo (ma con 2 euro ci si fa tutta la notte abbondantemente). Per il carico e lo scarico, bisogna utilizzare le colonnine del service, a monetine, che si trovano appena fuori il Parkplatz, in un altro parcheggio per camper (più piccolino, gratuito ma senza elettricità) che si trova di fronte al Mc Donald's.
Km. di giornata 227 Km totali 3.012

Giorno 21 – La città di Augusto Trier-Graach
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Ancora una giornata come tante altre in questa
vacanza, al livello climatico: nuvole, cielo coperto, qualche goccia di pioggia. In compenso, c'è una temperatura di 25-26 gradi che ci consente di camminare a piedi senza fatica.
Siamo a Trier, città romana fondata dall'Imperatore Augusto nel 16 a.C.
Arrivando al centro storico, ci accoglie subito la Porta Nigra, porta enorme con le sue pietre nere.
Nei secoli, questa porta fù trasformata in una basilica che poi venne abbattuta nel 1.800 e venne riportata la porta alla sua struttura originale.
Da Porta Nigra inizia la Simeonstrasse, via piena di negozi e di case decorate, che sfocia nella Haupmarkt, la piazza del mercato. Sulla sinistra una via porta al Duomo, che vale la pena visitare.
Dentro, statue e lavorazioni incredibili, e poi nella navata centrale, è conservata quella che sembra essere la Tunica di Cristo, che fù tirata a sorte dai soldati ai piedi della croce. Oggi, la tunica viene raramente esposta.
Restiamo fino a metà pomeriggio in questa cittadina passeggiando per il suo centro storico e fotografando ogni angolo, ogni chiesa e chiesetta, ogni statue ed affresco, piazza e fontana. Poi ci spostiamo lungo la 53, la mosellestrasse, passando di paesino in paesino. Grazie ad una deviazione, passiamo anche a Linden, dove c'è una castello molto suggestivo.
In questa zona, per fermarsi con il camper non c'è problema alcuno. Ogni paesino ha almeno un parkplatz attrezzato, se non anche un campeggio.
Arriviamo a Bernkastel-Kues verso l'ora di cena. Ci fermiamo per la notte a Graach, 2 km. oltre Bernkastel, dove c'è un parkplatz sul bordo del fiume. Questa area attrezzata, da l'impressione di non esser ancora terminata. Tutto e nuovo, ma l'area di carico e scarico ad esempio e ancora da ultimare. Le colonnine elettriche ci sono, ma per attivarle, bisogna esser fortunati! Se si è nel camper quando passa l'omino a chiedere i 6 € per la notte, lui attiverà la colonnina per altri 2 €! Noi non siamo così fortunati, perché quando è passato eravamo in una winestube a cenare! Stasera cena tedesca infatti, dopo parecchie sere a cenare sul camper!
Km. di giornata 77 Km totali 3.089

Giorno 22 – Lungo la Mosella Graach-St. Aldegund
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Anche Bernkastel-Kues è molto carina e va
girata a piedi. Il tempo è il solito, ormai neanche ci facciamo più caso. Iniziamo da Bernkastel, cittadina sul lato destro del fiume e più carina. Viette strette, negozi, negozietti, la piccola piazza del Mercato con la fontana di St. Micheal. Dall'altra parte del fiume c'è Kues (dove c'è un'altra area attrezzata per camper e dove facciamo camper service), meno carina ma dove becchiamo un mercatino delle antichità: in pratica, più un mercatino dell'usato, con gente che vende di tutto. Qui, becchiamo addirittura dei reperti del Terzo Reich originali, come francobolli, monete e cartoline
degli anni 30.
Sopra Bernkastel c'è il Burg Landshut, rudere del castello-fortezza che dominava la città fino al 17° secolo. Per arrivare su in cima, bisogna andar a piedi oppure prendere un bus turistico. Lo scempio però si constata solo una volta arrivati su, poiché nel castello, o in quel che resta, è stato fatto un bar-ristorante, con dei container usati come bagni e come cucina che devastano la bellezza del castello. L'unica torre rimasta in piedi è accessibile dall'interno del bar e salirci costa un euro! Una vergogna totale!
Spostandoci verso nord, si incotra Traben-Trarbach, altra cittadina dal doppio nome perché sono due paesini uniti e divisi dal fiume. Qui, il ponte che unisce i due paesini è cinta da una porta con delle torrette molto suggestiva.
Andando oltre, sempre lungo la 53, si passa per Zell, sotto il castello di Marienburg e per Bullay con il suo maestoso ponte in acciaio sulla Mosella.
Più avanti c'è Cochem, ma noi ci fermiamo in un parkplatz a St. Aldegund. Anche qui, 6 € a notte e per l'elettricità bisogna capitare tra le 5 e le 6 del pomeriggio, quando l'omino viene a prendere i soldi. Noi, essendo arrivati alle 7, siamo sfortunati!
Km. di giornata 56 Km totali 3.145

Giorno 23 – La animata Cochem St. Aldegund-Koblenz
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Notte difficile quella che passiamo a St.Aldegund: una mezza tempesta di acqua e vento ci tiene svegli per gran parte della nottata. Prima un vento fortissimo che per più di un'ora fa ballare il camper tanto che sembrava dovesse spostarlo, poi il diluvio universale fino all'alba. Al mattino, la giornata si presenta con un alternanza tra nuvoloni e sole, un vento molto fastidioso ed una temperatura che non supera mai il 22-23 gradi.
Ci spostiamo nella vicina Cochem, sicuramente la città più animata della Mosella. Le sue vie e le sue piazze brulicano di gente, il lungofiume sembra uno dei nostri paesini in riva ai grandi laghi italiani. Negozi, alberghi, bar e ristoranti ovunque, mentre dall'alto il castello domina tutto il paese.
Arrivando da sud, c'è un bel parcheggio per camper, verso la fine del paese. Lasciamo il camper lì, il parcheggio si paga un euro l'ora e si può sostare fino alle 18.
Passeggiamo per il paese in lungo ed in largo, soffermandoci sulla Marktplatz che brulica di gente più delle altre vie. Pranziamo in un locale con un omelette e poi andiamo al castello con il bus.
L'entrata al castello costa 4 euro e mezzo, mentre il bus ne costa 2. La visita al castello però è solo con la guida in tedesco. Il castello è molto bello e la vista che si gode da quassù è notevole: da qui si vede tutto il paese, su entrambi i lati del fiume, e le due curve che fa il fiume prima e dopo il paese.
Spostandoci da Cochem, vorremmo fermarci al Burg Eltz, ma fermarci qui ci risulta impossibile: sulla statale, ci sono le indicazioni per i parcheggi del Burg Eltz per ben 3 volte in circa 10 chilometri. Seguendo la prima indicazione ci ritroviamo a passare in un paesino dove si deve passare in una stradina larga 2 metri e 15 e che passa tra delle case con il tetto spiovente. Passare qui si presenta rischioso con il mansardato e quindi torniamo indietro e proseguiamo oltre. Alla seconda indicazione, il cartello ci informa che c'è il parcheggio e poi si deve camminare. Quanto non si sa, ma considerando che il Burg non si vede in nessuna delle collina circostanti, crediamo molto. Optiamo per la terza indicazione, dove c'è segnalato il parcheggio più il bus, ma qui la strada è interrotta ed il bus sospeso.
Tiriamo oltre, fermandoci a vedere un altro borgo, il Burg Thurant. Per entrare si pagano 3 euro, e questo borgo è quasi tutto visitabile, tranne la parte privata dove vivono i proprietari. In una delle torri qui, sono esposte tutti gli attrezzi per le torture che si usavano al tempo e in una botola, dove venivano gettati i torturati, si vedono ancora chiaramente dei resti umani.
Dopo questo borgo, andiamo avanti fino a Koblenza, dove finisce la Mosella e si getta nel Reno.
Arriviamo verso le 7 e ci mettiamo alla ricerca di un campeggio: stasera abbiamo bisogno dell'elettricità, perché abbiamo il pc scarico. Andiamo prima al Camping Rhein-Mosel, in Schartwiesenweg 6, un campeggio molto bello, in pieno centro e proprio di fronte al punto in cui la Mosella si getta nel Reno, ma il campeggio è tutto esaurito.
Ripieghiamo così sul Campingplatz Gulser Moselbogen, sulla Am Gulser Moselbogen, al n. 20. Ci fermiamo qui per la notte, anche se il camping è a 8 km. dal centro.
Km. di giornata 98 Km totali 3.243

Giorno 24 – Visitando Coblenza Koblenz
I pochi chilometri che facciamo oggi sono quelli che ci separano dal centro dalla città e ritorno. In centro, peniamo un po' per trovare un parcheggio, visto che per i camper non c'è nulla segnalato.
Probabilmente, nel centro delle città non dovremmo neanche entrare, visto che in queste zone ci sono i famosi bollini, però noi facciamo finta di nulla e andiamo, visto anche che le tutte le volte che incontriamo la Polizia, veniamo ignorati e non ci dicono mai nulla.
Alla fine, parcheggiamo in un parcheggio per auto e bus sul Reno, dove hanno già parcheggiato altri due camper ed una macchina con la roulotte attaccata. Poco più avanti, mentre camminiamo a piedi lungo il Reno, notiamo che un altro parcheggio per auto e bus è stato preso d'assalto dai camperisti e ci saranno parcheggiati una ventina di camper.
Coblenza la giriamo in lungo e largo a piedi: la chiesa di St. Kastor, la Florinskirche, la Jesuitenplatz, lo Schloss (che più che altro sembra un palazzo o una residenza), ma soprattutto ci soffermiamo al Deutsches Eck, l'angolo tedesco, ovvero la punta della penisola che divide la Mosella dal Reno, dove c'è anche la statua dell'Imperatore Guglielmo I a cavallo. Passeggiamo poi per la Marktstrasse e per le altre vie dello shopping di Coblenza, fino a tornare al camper nel tardo pomeriggio.
Vista l'ora quindi, non abbiamo voglia di metterci in marcia adesso, anche perché non abbiamo fatto in tempo a salire alla Fortezza che domina la città, da dove si ammira un bel panorama sul Deutsches Eck. Decidiamo così di tornare al campeggio e di fare un'altra notte là. Ma prima, passiamo per Rubennacher Wald, dove c'è un parkplatz che abbiamo segnalato: questo perché stamattina in campeggio non siamo riusciti a scaricare le grigie, perché il pozzetto era troppo vicino al rubinetto dell'acqua e il nostro scarico troppo arretrato all'interno della parte sotto del camper. I tedeschi infatti, danno per scontato che ogni camperista abbia il tubo della prolunga per lo scarico, ma noi invece non ce l'abbiamo.
Rubennacher Wald invece si rivela essere un autohof per LKW, ossia un parcheggio per Tir, senza alcun servizio. Essendo una zona non trafficata, riusciamo a scaricare in un tombino dell'acqua piovana, e torniamo al Campingplatz Gulser Moselbogen, sulla Am Gulser Moselbogen.
Cena, film, diario e ninna, con il piumino vista la temperatura scesa a 16 gradi!
Km. di giornata 37 Km totali 3.280

Giorno 25 – L'ultima tappa Coblenza-Colonia
Volevamo iniziare a tornare oggi, dalla fine della valle della Mosella, ma visto che da Colonia ci separano un centinaio di chilometri, decidiamo di andar a vedere almeno la Cattedrale, consapevoli che se dovessimo visitare Colonia per bene, ci vorrebbero almeno 2 o 3 giorni.
Prima però, saliamo con la seggiovia alla Fortezza, dove oltre che visitare l'enorme edificio che dominava un tempo la città, ci godiamo il panorama sul punto dove la Mosella confluisce nel Reno.
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Da quassù, si distinguono chiaramente i due colori diversi delle acque dei due fiume, più scuro quello della Mosella, più chiaro quello del Reno.
Dopo pranzo ci spostiamo a Colonia, dove riusciamo a parcheggiare ad un paio di chilometri dal centro.

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Camminiamo a piedi fino alla Cattedrale, ma ahimè, rimaniamo delusi perché riusciamo a fotografarla ben poco all'esterno: la chiesa ha diverse parti in restauro ed impalcate, poi sulla piazza stanno montando un palco per un concerto ed in più, c'è una manifestazione pacifista!
Dentro però è davvero bellissima e maestosa. Dietro l'altare principale ci sono anche le reliquie dei tre Re magi, volute qui da Federico Barbarossa, ma non possiamo vederle perché per arrivare dietro l'altare principale bisogna passare per una cappellina adiacente, dove stanno facendo una Messa solenne e quindi non si può passare.
Ceniamo all'Hard Rock Cafè, acquistando anche la maglietta che và ad integrare la nostra piccola collezione iniziata nei precedenti viaggi in Scandinavia agli Hard Rock di Oslo, Stoccolma,Copenaghen e Berlino.
Dopo cena, verso le 9, torniamo al camper ed andiamo al Camping Der Stadt Koln, in Weidenweg 35, dove abbiamo tutti i servizi per 18 €. Un prezzo quindi molto più ragionevole degli altri campeggi incontrati finora in Germania.
Al contrario di ieri, fa caldo stasera, la giornata è stata soleggiata e molto calda.
Km. di giornata 224 Km totali 3.504

Giorno 26 – Inizia il ritorno Colonia-Ellwangen
Da oggi inizia il ritorno a casa; non vogliamo fare però tutta una tirata, ma goderci anche il viaggio verso casa, che solitamente è sempre meno entusiasmante. Il tempo è come al solito incerto, ampie
schiarite si alternano ad acquazzoni violenti. Verso cena arriviamo a Ellwangen, nord di Stoccarda.
Qui c’è un castello che vogliamo visitare, anche se lo faremo domani ovviamente. Piove e la temperatura è anche piuttosto bassa. Per dormire, seguiamo le indicazioni per un campeggio, ma poi scopriamo che fa parte della catena dell’Azur Camping, lo stesso, carissimo, che abbiamo trovato a Karlsruhe. Poco prima del camping, c’è un’area di sosta attrezzata, con carico e scarico ed elettricità a monetine. Ci fermiamo qua, cena sul camper, film e nanna sotto la pioggia torrenziale.
Km. di giornata 477 Km totali 3.981
Giorno 27 – Verso l’Italia Ellwangen-Fusse
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Al mattino dobbiamo fare i conti ancora con il tempo, ma ormai ci abbiamo fatto il callo. Durante la notte ha piovuto moltissimo ed al risveglio la temperatura è abbastanza bassina, cielo variabile e c’è anche molto vento. Più tardi ricomincerà a piovere.
Spostiamo il camper ed andiamo nella parte alta del paese, dove visitiamo il castello, che ha un giardino molto curato. Gli interni però non si possono vedere, in quanto ci sono degli uffici. Di fronte al castello, si vede la maestosa cattedrale del convento dei frati.
Dopo pranzo ci spostiamo ancora verso sud, fino ad arrivare all’ora di cena a Fussen. Ci fermiamo di nuovo all’area attrezzata di Abt-Hafnerstrasse e torniamo a cena alla Gasthof Krone! Si mangia troppo bene qui!!!
Km. di giornata 222 Km totali 4.203

Giorno 28 – Rimpatrio Fussen-Vipiteno
Giornata di trasferimento verso l’Italia, con tappe a Ettal, per prendere la birra dei frati e altri tipi di birra nel negozio di fronte l’abbazia dove c’eravamo fermati all’andata, e cena a Mittenwald, dove mangiamo lo stinco di maiale alla birra alla Gasthof Stern. Becchiamo ancora pioggia a Ettal, poi a Mittenwald migliora. Dopo cena sconfiniamo ed entriamo in Austria, scendiamo per Zirl e per la famosa discesa con pendenza 16%, poi a Innsbruck prendiamo la statale del Brennero fino a Vipiteno.
Pernottiamo all’autocamp di Vipiteno.
Km. di giornata 206 Km totali 4.409

Giorno 29 – A casa Vipiteno-Roma
Rientro tranquillo senza traffico, e senza pioggia!
Km. di giornata 734 Km totali 5.143
Camperfree
Camperfree
Camper
Camper


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