Week-End Arqua Petrarca

Week-End Arqua Petrarca

Autore Daniela

09-10 OTTOBRE 2010

Equipaggio: Claudio, Daniela.
Mezzo di trasporto: Camper Burstner A-573

Premessa: Le previsioni meteo dicono che avremo un week-end di sole. Niente di più favorevole per inoltrarci in un meraviglioso Borgo trecentesco, incastonato tra i Colli Euganei, Arquà Petrarca, dove si svolge la XXX edizione della Festa della Giuggiola, prodotto tipico locale: squisito da mangiare.

Sabato 09 ottobre 2010:
Dopo il rientro dal lavoro, nel pomeriggio sistemiamo le ultime cosine in camper e partiamo.
Come da previsioni il tempo è bello. Impostiamo il navigatore, accendiamo il motore…. E via!
Decidiamo di evitare l’autostrada, perché secondo noi, col camper è bello viaggiare tranquilli su strada normale.
Traffico normale, visibilità ottima… tutto bene fino ad Este.
Mancano solo 10 km all’arrivo, ma il navigatore ci porta davanti ad un ponte largo 2 metri e alto 2,50.
Panico… il camper non ci può passare…. A destra e a sinistra non ci sono strade.
Dobbiamo per forza tornare indietro, ma c’è una colonna di macchine dietro a noi.
Il ponte, essendo molto stretto, è a viabilità alternata e per me è molto difficile fermare il traffico e controllare che Claudio riesca a fare manovra senza recare danni.
Per fortuna due gentili “donzelle padovane” mi vengono in aiuto: una blocca il traffico sulla corsia di destra e l’altra sulla corsia di sinistra.
In un baleno Claudio porta il muso del Camper sulla “retta via” e quindi cerchiamo di trovare un’altra strada per raggiungere Arquà Petrarca.
Purtroppo però finiamo in centro ad Este, quindi piano piano ci dirigiamo verso Baone e da qui percorriamo gli ultimo 5-6 Km fino a raggiungere la nostra destinazione.
Arriviamo proprio davanti al parcheggio consigliatoci da Col.
Ci sistemiamo, paghiamo la tariffa fino alle 20,00 (poi fino alle 9,00 di mattina è gratis), saliamo la scalinata, percorriamo pochi metri e siamo in centro al paese.
Non vediamo bancarelle o altro che ci possa ricordare una festa.
Ci chiediamo se per caso abbiamo sbagliato giorno….
Poi passeggiando verso la casa di Francesco Petrarca, raggiungiamo la Foresteria Callegari dove si tiene la mostra dei grammofoni antichi.
Entriamo e siamo accolti da Giulio Bianchi, il collezionista e restauratore di queste meravigliose “scatole musicali” e “macchine parlanti” come le definisce lui.
I pezzi da ammirare sono tantissimi, perfettamente conservati e funzionanti.
L’apparecchio più antico che possiamo vedere è un carillon del 1850 e il più recente è un grammofono del 1945.
Il signor Giulio ci fa da guida e passando di sala in sala ci spiega, proprio con il cuore, la storia dei pezzi in esposizione.
C’è un fonografo Edison Gem del 1888 in grado di incidere i suoni su cilindri di cera e riprodurli; c’è un grammofono da cinematografo del 1905; un organetto a rullo in carta perforata del 1875; diversi grammofoni giocattolo degli anni 20; un grammofono a monete del 1910 (il nonno dei Juke box), una scatola musicale a disco metallico dentellato del 1865; una consolle da dj sempre degli anni 20.
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Quando guardiamo l’orologio ci accorgiamo di come il tempo è passato.
Sono le 20,30, altre persone vorrebbero entrare per vedere queste meraviglie, ma Giulio Bianco sta per chiudere e li invita a tornare l’indomani.
Ritorniamo verso il parcheggio, dove nel frattempo sono arrivati altri 10 camper.
Ceniamo e poi andiamo a dormire.

Domenica 10 ottobre 2010:
Ci svegliamo al suono delle campane.
Il paesaggio che ci circonda è molto bello.
Da una parte si può ammirare il Borgo arroccato sul colle, tutto intorno ci sono coltivazioni di vigneti a terrazza.
Facciamo colazione, poi paghiamo il parcheggio per la giornata e ci dirigiamo in centro.
Per arrivare al Borgo si passa attraverso un parco ben curato, tra alberi di olivo e giuggiole.
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Oggi il paese è vestito a festa.
Tra le vie che salgono verso la piazza centrale, ci sono bancarelle dove si possono trovare prodotti hobbistici, prodotti locali e tante tante giuggiole: fresche, nelle marmellate, nelle torte, nei panini dolci, nel famoso brodo di giuggiole……
Insomma tentazioni per il palato e insulto alla dieta!
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Assaggiamo di tutto……
Intanto visitiamo anche il Borgo che conserva il fascino di un tempo.
Visitiamo la casa del Petrarca, fotografiamo la sua tomba che conserva ancora le sue spoglie, ammiriamo l’Oratorio della SS Trinità; a ridosso dello stesso troviamo la Loggia dei Vicari di origine duecentesca.
Nel pomeriggio visitiamo la chiesa di S. Maria Assunta dove si trovano degli affreschi di scuola veneto-bizantina e post giottesca.
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Mangiamo i panini medievali farciti con soppressa e poi aspettiamo la sfilata e l’esibizione degli sbandieratori di Montagnana.
Intanto “Le Ratatuie” animano il borgo con il loro teatro di strada.
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Intorno alle 5 decidiamo di rientrare verso casa.
Con i nostri pacchettini di giuggiole e panini dolci raggiungiamo il camper.
Il parcheggio è strapieno.
Lasciamo Arquà Petrarca e prendiamo la strada per Baone, poi per evitare Este proseguiamo per Noventa Vicentina, Lonigo, San Bonifacio, Soave, San Martino Buon Albergo, Verona fino a raggiungere Caselle di Sommacampagna.
Alle 18,30 siamo a casa.
La gita è stata davvero interessante.
Arquà Petrarca merita proprio di essere visitata.
Le giuggiole croccanti e sode che abbiamo mangiato tra le vie del Borgo avevano un sapore diverso da quelle che comperiamo al supermercato.
Km totali percorsi: 180,00 circa