Castelli di Ludwig de la Romantische Strasse
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Castelli di Ludwig de la Romantische Strasse
di Fanara Carmela
Due Camper McLouis 430:
1° Equipaggio: Furio Carmela e Giulia
2° Equipaggio: Maurizio Monica Nicola e Luca
Dal 25 luglio a venerdì 7 agosto 2009
……E finalmente cominciano le sospirate ferie.
Partiamo Sabato pomeriggio 25 luglio verso le 14.00 diretti se possibile già in Germania, Linderhof.
Partendo da Vicenza prendiamo la Valsugana sino a Trento e da lì l’Autostrada sino al Brennero, dove ci fermiamo anche ad acquistare la vignette indispensabile per il passaggio in Austria.
Finalmente verso le 20.00 circa arriviamo nel parking del castello di Linderhof , luogo previsto per la sosta notturna, dove ci accoglie una temperatura molto fresca rispetto a quella lasciata, tant’è vero che alla sera e alla mattina accendiamo la stufa in camper.(esternamente al mattino del 26 luglio risultano esserci 5 gradi!)
26 LUGLIO 2009
Furio si sveglia presto (verso le 7.00) e con giacca a vento comincia ad esplorare il deserto parco di Linderhof e tra il silenzio e il deserto presente riesce ad assaporare la bellezza del parco.
Gli altri si svegliano tutti verso le 8.00 e alle 9.00 siamo già tutti davanti alla biglietteria pronti per cominciare la visita che è solo guidata in tedesco, con libro in italiano.
Al costo di € 7,00 visitiamo il castello, che comunque è visitabile solo con visita guidata e dà un idea del suo bizzarro proprietario; difatti pare che Linderhof sia stato l’unico castello abitato da Ludwig; il maestoso parco che oltre a essere caratterizzato dai magnifici giardini e fontane presenta il Chiosco Moresco e la casa marocchina, le grotte di Venere ispirate alle opere di Wagner e il capanno di caccia debitamente ricostruito dopo i numerosi incendi accaduti nel secolo scorso.
Pranziamo e decidiamo di tornare indietro di circa 15 km per vedere Ettal, piccola cittadina con la presenza di una maestosa abbazia di epoca barocca molto piacevole da vedere.
Ci dirigiamo, quindi, verso Fussen e lungo la strada ci fermiamo alla WIESKIRCHE, o Chiesa del Cristo flagellato; tale santuario è visitato da molti pellegrini ed è una chiesa dalle pareti bianche e il tetto rosso, immersa nel verde dei prati e delle colline tedesche. Questo santuario è stato creato a seguito di un fatto miracoloso avvenuto nel diciassettesimo secolo: la statua del Cristo flagellato lacrimò sangue e così per essa fu creato il santuario ben più grande della piccola Chiesa che lo conteneva, ancora oggi esistente a fianco della WiesKirche.
L’interno della Chiesa in stile barocco e rococò è però piacevole a vedersi in quanto non opulento.
Arriviamo poi a Fussen e, seguendo le indicazioni di altri diari cerchiamo l’Area Attrezzata, che si riveleranno poi essere 2 sulla stessa strada: noi ci fermiamo a quella di fronte al Sportstudio, mentre l’altra è più avanti, davanti al LIDL.
Comunque questa è dotata di servizi (docce a pagamento) il costo a notte è di € 12,50; dopo cena facciamo quattro passi nel centro di Fussen, dove praticamente scorgiamo solo turisti a passeggiare e verso le 23.00 torniamo all’Area per una sana dormita.
27 LUGLIO 2009
Sveglia verso le 8.00, colazione e poi dopo aver acquistato pane e altro al LIDL lì vicino ci dirigiamo verso i castelli di Ludwig, in primis per visitare quello di NEUSCHWANSTEIN. Avendo già noi genitori visto i due castelli tanti anni fa, decidiamo di visitare solo quello che ispirò Walt Disney nei suoi cartoni animati.
Parcheggiamo al Parking P4 pagando 7 € sino alle 20.00 e poi ci dirigiamo in biglietteria; la visita ci viene fissata per le 12.35, per cui avendo quasi 2 ore di tempo, decidiamo di andare su con calma, passare sul MarienBruckee gustarci lo splendido panorama che si vede dall’alto. Purtroppo il lato del castello rivolto verso il Marienbrucke è in restauro e quindi scattiamo poche foto da tale angolatura.
Finita la visita arriviamo ai camper verso le 14.00, mangiamo un boccone e poi vista la splendida giornata decidiamo di rimanere ancora lì, dando modo ad alcuni di noi di fare un giro al lago, compreso un giro in barca sul lago; mentre altri si riposano all’ombra e Maurizio preferisce fare un giro in bicicletta che lo porta alla scoperta di altri angoli naturali.
Verso le 18.00 di nuovo in marcia ci dirigiamo verso Landsberg am Lech, dove sostiamo per la notte nel camping fuori città Romantik am Lech, dove unico inconveniente sono le zanzare.
Rimandando a domani la visita alla cittadina, doccia, cena e solenne dormita ci aspettano.
28 LUGLIO 2009
Alle 9.30 lasciamo il campeggio per andare in città, dove non troviamo posto nel parcheggio/area attrezzata di fianco al cimitero, in quanto c’erano lavori in corso.
Parcheggiamo i camper lungo una delle stradine a fianco della Mutterturm e quindi dopo aver ammirato tale costruzione, eseguita nell’800 da un artista, ci dirigiamo verso il centro della cittadina.
Passiamo per la via del sale, così chiamata perché vi erano i magazzini che contenevano il sale, divenute ora deliziose abitazioni; Landsberg era nel medioevo una cittadina posta lungo la via del sale.
Passeggiamo poi per le altre vie della città bassa sino ad arrivare alla piazza principale con la Rathaus e le tipiche case piene di fiori alle finestre.
La particolarità che ci colpisce è che recandoci presso un panificio scorgiamo all’interno di esso e poi di altri panifici numerosi api all’interno stupendoci per la tranquillità con cui le commesse lavorano all’interno.
Essendo ormai le 12.00 decidiamo di rimetterci in cammino e ci dirigiamo a Rothenburg ob der Tauber nostra prossima tappa.
Vi arriviamo verso le 18.00 e sostiamo sull’Area Parking 2 a € 10,00 per 24 ore.
Sistemiamo i camper in un angolo all’ombra e decidiamo di andare a passeggiare per le vie di questa caratteristica cittadina, già ipotizzando di fermarci a mangiare fuori.
Quindi gironzoliamo guardando le vetrine dei negozi ormai chiusi, e vicino alla piazza principale troviamo una gelateria gestita da italiani (Eisbardolomiti) ai quali chiediamo consiglio per mangiare un buon stinco alla bavarese.
Ci consigliano un ristorante che però facciamo fatica a trovare e quindi ci fermiamo in un ristorante con annessa piazzetta, scopriamo poi gestito da messicani, con però buona cucina bavarese.
Nell’attesa della cena, alle 20.00 dall’orologio della piazza appaiono due statue che escono ricordando la “Grande Bevuta” e inoltre arriva il cantore della città: un
personaggio con mantello nero e bastone che ricorda il pellegrino diretto a Santiago di Compostela e che racconta ovviamente in tedesco le vecchie storie.
Alla fine ceniamo con una spesa di 45, 00 € in 3 a base di stico, bratwurst e wiener schnitzel.
Dopo aver preso un gelato dai nostri concittadini dell’Eis Bar Dolomiti, torniamo ai camper per una meritata dormita.
29 LUGLIO 2009
Come al solito Furio si sveglia presto e con la macchina fotografica al collo decide di fare un giro perlustrativo per ammirare il paese nel silenzio del mattino.
Poi tutti insieme alle 9.00 ci dirigiamo all’entrata del paese, al bastione dello Spital, per percorrere il cammino di ronda tutto intorno; osserviamo che lungo il muro delle mura ogni tanto ci sono delle targhe in memoria delle persone o dite che hanno donato qualcosa per la ricostruzione delle antiche mura.
Percorriamo le mura sino al Kingenbastei e discendendo ci avviamo verso la Jakobskirche, la chiesa più grande del paese che però è in restauro e quindi non ne apprezziamo la magnificenza.
Da lì scendiamo verso l’altra porta che immette al Burggarten, dove un antico parco si affaccia sul Tauber e fa vedere altre case curiose sotto l’antico borgo; ritorniamo verso il centro e ci fermiamo al negozio di Kathe Wohlfart dove acquistiamo addobbi per l’albero di Natale e qualche regalo.
All’una circa torniamo al camper, pranziamo e dopo un piccolo riposino ci dirigiamo verso Wurzburg.
Arriviamo a Wurzburg verso le 18.00 e decidiamo di fermarci nell’area attrezzata lungo il fiume sotto la ferrovia (costo 8 euro per 24 h); anche se disturbata dalla ferrovia l’area è carina e piacevole e con altri camper sostiamo per la notte ed il giorno dopo ci stupisce il fatto di non aver sentito alcun rumore durante la notte, se non una pioggia scrosciante alle 5.00 del mattino.
30 LUGLIO 2009
Alle 8.00 vediamo arrivare proprio di fronte a noi, un battello da crociera sul Meno con 2 pullman che arrivano per accogliere i turisti che scendono per visitare WURZBURG.
Verso le 8.45 partiamo a piedi verso la Residenz, nostro primo obiettivo per la visita; lungo la strada entriamo anche nella chiesa Stifthaug e giungiamo alla maestosa settecentesca ex-residenza dei vescovi di Wurzburg (biglietto 7€ x adulti e 1 € per i ragazzi)
Entriamo da un maestoso scalone che ci fa subito ammirare un enorme affresco dipinto dai Tiepolo, che dicasi essere l’affresco più grande esistente al mondo.
Tutte le stanze sono arredate e corredate di spiegazione in tedesco e in inglese, ma quando vediamo una guida che parla spagnolo allunghiamo le orecchie per capire qualcosa in più.
Dentro la Residenz troviamo una mostra sulla città di Wurzburg che racconta con foto e testimonianze gli anni che vanno dall’avvento del nazismo, alla seconda guerra mondiale con foto dei bombardamenti subiti, la rinascita del dopoguerra con il boom economico degli anni 60.
Nelle stanze che raccolgono foto e oggetti degli anni ’60, anche noi ci ricordiamo di alcuni oggetti visti nelle case dei nostri nonni quando eravamo piccoli; inoltre c’è una macchina con cui cambiare l’euro con finte banconote di marchi tedeschi da spendere al chiosco del bar, al juke box o per giocare al calcio balilla.
I ragazzi trovano un bel diversivo in tale mostra che li incuriosisce e rende meno noiosa la visita alla Residenz. Attorno alla Residenz vi è un bellissimo parco e al chiosco pranziamo con panini con bratwurst, cotolette impanate e patatine fritte a un modico prezzo.
Dopo questa breve sosta, riprendiamo il cammino verso il Ponte vecchio per raggiungere la Fortezza Marienberg sempre a piedi; finito il Ponte troviamo le indicazioni di due percorsi per salire alla Fortezza. Per curiosità ci dividiamo in 2 gruppi: uno prende la strada più ripida, ma in teoria il più breve; l’altro gruppo il percorso più lungo, ma più dolce da salire.
Purtroppo i componenti del secondo gruppo, ci mettono più tempo anche per colpa delle mancate corrette indicazioni (l’inizio del sentiero è dietro un cancello, dietro un parcheggio) ma dopo circa 40 minuti ci ritroviamo tutti insieme sul cortile del Marienberg a dissetarci con una buona birra.
Purtroppo a parte una piccola cappella che contiene i sarcofagi dei vescovi, null’altro è visitabile se non si vuol visitare le mostre ivi presenti e segnalate.
Così decidiamo di goderci il solo paesaggio, scattando foto ai tetti della città e alle case lungo il Meno.
Nel frattempo ci eravamo corrisposti SMS con altri nostri amici, Gigi e Cinzia, che ritornavano dall’Alsazia e dalla Foresta Nera e che per incontrarci avevano deciso di tornare in Italia attraverso la Romantische strasse.
Quindi appuntamento alle 18.00 al Camping Kalte Quelle, dove ceniamo tutti insieme con una lunga tavolata.
31 LUGLIO 2009
Ci svegliamo alla solita ora, salutiamo Gigi e Cinzia che proseguono per l’Italia, mentre noi ridiscendiamo la Romantische strasse passando per paesini meno noti di quelli già visitati.
Prima tappa TAUBERBISCHOFSHEIM, piccolo centro con una piazza e un cortile con castello veramente carini; qui troviamo anche un piccolo mercato dove acquistiamo del formaggio tipico e delle olive greche ovviamente da un signore greco.
Qui entrando nella Chiesa di S:Martino apprezziamo un organista che sta suonando al maestoso organo, un aria molto bella che sembra suonata da chissà quanti strumenti, mentre invece è una sola persona che la suona.
Proseguiamo poi per BAD MERGENTHEIM, parcheggiamo vicino al LIDL, pranziamo e poi attraversiamo il bellissimo parco per giungere al castello dei cavalieri dell’ordine teutonico.
Il castello è maestoso e scopriamo esserci all’interno una mostra particolare: DIE DUCKOMENTA, praticamente una serie di quadri di personaggi famosi, rifatti (non stampe, proprio rifatti) con il viso dei paperi. Per cui alcune stanze al pianterreno sono occupate da tale mostra, mentre ai piani superiori, ogni tanto in mezzo ai quadri originali ci sono queste riproduzioni curiose; addirittura all’ultimo piano ci sono 3 diversi mappamondi: uno quadrato, uno a forma di uovo e l’altro piatto.
C’è inoltre la storia del mondo secondo i Paperi, con il Papero di Otzi, il busto di Nefertiti col viso di papera etc.; tra i quadri più carini c’è quello di Sissi, quello di Goethe e quello dei due putti simbolo dello stilista Fiorucci con il viso dei nipoti di paperino.
Nelle stanze più in alto esiste ancora un arredo settecentesco e alcune foto e didascalie spiegano cos’era e chi erano i cavalieri dell’ordine teutonico.
Ci sono due piani ben conservati e suddivisi su due epoche storiche; il primo è del 1600-1700 e sono le stanze degli ultimi abitanti del castello; il secondo è più vecchio e comprende la sala dei Cavalieri molto bella, ornate da statue, prede di caccia e da bassorilievi delle regge francesi.
Usciamo dal castello, riprendiamo il camper e ci dirigiamo per Rottingen, il paese delle meridiane, dove esiste tra l’altro un’area di sosta; il paese, di per se stesso, ci delude e le meridiane sono moderne non antiche, dalle forme più svariate e fatichiamo a trovarle. Così decidiamo di pranzare nell’area, occupata da altri camper nella parte più bella e dopo pranzo ci dirigiamo a Dinkelsubuhl.
A Dinkehlsbuhl sostiamo nel parcheggio P2 vicino ai vigili del fuoco e facciamo un giro per il paese.
Il caldo si fa sentire e questa visita veloce non viene meritata dal paese, che a mio giudizio merita una fermata più lunga. Dopo circa 2 ore ci dirigiamo a Nordlingen, dove ci piazziamo nell’Area Attrezzata vicino a MacDonalds, giusto in tempo per scegliere due piazzole vicine.
Dopo cena noi mamme rimaniamo con i ragazzi a giocare a Trivial Pursuit, mentre i papà inforcate le biciclette vanno dentro in paese e si fermano a bere birra in una piccola festa di quartiere.
2 AGOSTO 2009
Ci svegliamo ancora con una giornata di sole e ci incamminiamo attraverso la porta per il centro di Nordlingen, seguendo il cosiddetto percorso storico che comprende anche il camminamento delle mura.
Entriamo nella Chiesa, dove essendo domenica c’è una celebrazione protestante in atto; poi alcuni decidono di salire sulla torre adiacente alla Chiesa – con pagamento solo quando arrivi in cima – per gustarsi il paesaggio della città che fa vedere la pianta circolare della città stessa, dovuta al fatto che la città è sorta nel cratere di un meteorite abbattutosi lì milioni di anni fa.
Verso mezzogiorno decidiamo di pranzare da MacDonalds, per la gioia dei ragazzi, e proseguiamo per Harburg, dove dicono esserci un magnifico castello.
In effetti, i colori del castello e il suo stato sono spettacolari e forse unici, in quanto la costruzione risale al medioevo e periodi successivi e sembra passata indenne da qualsiasi calamità.
Le visite sono solo guidate e in tedesco, però ci vengono consegnati dei fogli tradotti in italiano, anche se la guida gentilmente ogni tanto traduce qualcosa in spagnolo e qualcosa in inglese.
Intanto il tempo si è messo al brutto, minacciando un bel temporale, che ci fa decidere di non visitare il paese, ma di procedere verso Gunzburg.
Lungo la strada ci accoglie una fitta pioggia e quando arriviamo a Gunzburg, che vorremmo visitare, non cessa e quindi optiamo per l’area segnalata a fianco del parco divertimenti Legoland.
Più che area attrezzata, ormai questa è diventata un piccolo camping, con piazzole servizi e bungalow, al prezzo per noi camper di 25 euro a notte seppur comprensivi del parcheggio diurno davanti all’entrata del parco. (non si può più fermarsi di notte).
Ci rechiamo alla reception, dove i nostri amici registrano i biglietti presi in internet – con notevole risparmio – e noi acquistiamo i nostri scoprendo che si pagano con un piccolo sconto, rispetto al biglietto di entrata effettivo.
La pioggia non cessa, quindi cena ognuno sul proprio camper e solenne dormita.
3 AGOSTO 2009
Furio e Maurizio si svegliano presto, fanno il consueto giro in bicicletta e scoprono lungo la strada, nel bosco vicino al parco di divertimenti, degli enormi porcini e vedono delle lepri saltare in mezzo al bosco.
Per tutti questa giornata è di completo relax al parco divertimenti LEGOLAND, dove giri alle giostre sono di rito, mentre noi adulti prediligiamo vedere il Miniland, ovvero le riproduzioni con i mattoncini Lego delle città europee come Venezia, Hamburg e Berlino.
Nel pomeriggio ritorniamo a Gunzburg all’area attrezzata (5 euro per 24 h)nella speranza di visitare la cittadina, ma un po’ la distanza al centro, un po’ la stanchezza ci fanno rimanere lì; purtroppo non riusciamo a trovare un posto dentro l’area, per cui sostiamo all’ingresso come del resto altri camper.
Durante la cena decidiamo il tragitto per i prossimi giorni, scegliendo di lasciare la Romantische strasse e dirigendoci al Chiemsee, dove c’è un’altra reggia di Ludwig sull’isola Herreninsel.
4 AGOSTO 2009
Partenza verso le 9.30 e prendiamo l’autostrada sino a dopo Monaco, per uscire a Prien am Chiemsee, nota località turistica bavarese.
Il Lago viene definito il mare della Baviera e di area di sosta non se ne parla, causa lavori e quindi cerchiamo il camping: uno, alle rive del lago, è strapieno e invivibile anche se ci avessero trovato un buco.
L’altro Camping Hofbauer, più distante dal lago e dal centro, ma molto più piacevole e rilassante: dotato di piscina rende comunque felici i ragazzi, che non appena preso possesso delle piazzole si cambiano e si tuffano in piscina.
Il prezzo del camping non è eccessivo, se si pensa che con attacco luce per due notti spendiamo circa 51 euro in 3 persone.
Quindi, ci abbandoniamo al relax per questa giornata organizzandoci per l’indomani per la gita alle due isole del lago con visita alla reggia di Ludwig che più assomiglia a Versailles.
5 AGOSTO 2009
Siccome Furio decide di non fare il giro delle isole, con un camper ci carica tutti e ci porta all’imbarcadero per le isole.
Ora 9.00 acquisto biglietti e dopo cinque minuti partenza per la prima isola Herreninsel.
Appena scesi c’è subito la cassa per i monumenti e scopriamo che i ragazzi sotto i 18 anni non pagano e che esiste un giro in lingua italiana alle 10.30.
Quindi essendo le 9.40 circa, ci avviamo con calma verso il castello, dilungandoci anche con le foto esterne sul bellissimo giardino all’italiana e sulle fontane che si accendono di zampilli.
Alle 10.30 puntuali cominciano il giro del castello e la guida racconta subito che le 70 stanze del castello non furono mai completate per l’eccessivo costo dell’opera: difatti le 20 completate sono copie esatte di stanze di Versailles con utilizzo di materiali molto costosi. Inoltre, in ogni stanza vi è un riferimento al Re Sole che era l’idolo di Ludwig.
Qui il re Ludwig è vissuto per pochi giorni, perché poi fu richiamato a Monaco per il successivo esilio, in quanto fu dichiarato pazzo e quindi sollevato dall’incarico.
Decisamente il castello di Herreninsel, per interni, è il più bello dei 3 visti; accanto al castello vi è un museo dedicato alla vita di Ludwig, dove sono stati trasportati utensili, mobili e perfino il mantello reale che il sovrano utilizzava a Monaco di Baviera.
Dal magnifico castello, riprendiamo il parco e visitiamo il convento agostiniano, che in parte è visitabile in quanto contiene delle stanze che furono di Ludwig, quando viveva nell’isola durante la costruzione del castello.
In altre stanze del convento scopriamo, anche qui, una mostra dedicata al dopoguerra e più precisamente a un congresso parlamentare sulla nascita delle due repubbliche tedesche.
Prendiamo poi il battello e ci dirigiamo all’isola delle femmine Fraueninsel, cosiddetta perché occupata da un convento di suore.
Ci aspettavamo un isola tranquilla, da poter girare proprio perché piccola, con le case dei pescatori, ma purtroppo troviamo tanti turisti e questo ci fa perdere il gusto di vedere l’isola stessa.
Quindi dopo un breve giro riprendiamo il battello verso Prien e vi arriviamo alle 14.30.
Furio ci viene a prendere all’imbarcadero e arrivati al camping, i ragazzi si fiondano in piscina, anche perché il caldo sul battello si è fatto sentire.
Il giorno dopo 6 agosto sarà giorno di rientro in Italia e ricchi di questo viaggio, pensiamo al ritorno in un’Italia calda e umida, mentre lasciamo una Germania soleggiata, calda, ma fresca.
Dopo anni abbiamo fatto finalmente questo viaggio ed esplorato una Germania accogliente ed ospitale.
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